Ha avuto esito positivo l’incontro convocato il 19 marzo dal sindaco di Porto San Giorgio Andrea Agostini in sala consiliare, per la discussione del progetto di messa in sicurezza del fiume Ete.

Un progetto che parteciperà ora al bando, in scadenza il prossimo 10 aprile, per intercettare i fondi Por-Fesr Asse 5. Al confronto hanno partecipato, oltre al sindaco sangiorgese Agostini, i sindaci di Monte Leone, Monte Giberto, Grottazzolina, Ponzano di Ffermo e l’assessore ai lavori pubblici di Fermo Maurizio Scendoni.
I Comuni facenti parte del Pit 5 hanno aderito ad una proposta di messa in sicurezza così come formulata in Consiglio comunale a Porto San Giorgio, con approvazione ad ampia maggioranza, fatta eccezione per il gruppo consiliare del Partito democratico. Il Comune di Porto San Giorgio era stato l’unico all’interno del Pit 5 a non sottoscrivere il protocollo d’intesa proposto dalla Provincia di Ascoli Piceno, come coordinamento tra le progettualità di tutto il territorio ascolano e fermano.
“Insieme agli amministratori delle altre città – spiega il sindaco Agostini -  abbiamo proposto un unico progetto diffuso ed integrato a beneficio dell’intero territorio. Un progetto che comprende la valorizzazione dei vulcanelli di Monte Leone, così come le cisterne romane di Fermo e Grottazzolina, oltre alla messa in sicurezza e sviluppo del fiume Ete. Progetti che uniscono la necessità di intervenire per salvaguardare le nostre città dal dissesto idrogeologico, alla valorizzazione culturale ed ambientale del territorio. Con questo atto, che ho voluto fortemente,  si chiude il tavolo politico. Ora si apre invece il tavolo prettamente tecnico, che dovrà portare all’intercettazione dei fondi Por-Fesr, il cui bando regionale scadrà il prossimo 10 aprile”.

Dal Comune di Porto San Giorgio