Cocaina, esperti ed operatori delle dipendenze si confrontano in teatro a Porto San Giorgio
Per la prima volta nelle Marche il convegno interregionale
Esperti ed operatori dei dipartimenti e dei servizi delle Dipendenze si sono confrontati lunedì 17 giugno al teatro comunale di Porto San Giorgio nel convegno interregionale (Marche-Abruzzo-Molise) dal titolo “Up date sul disturbo da uso di cocaina”.
Porto San Giorgio l’ospita per la prima volta nelle Marche. La giornata si è aperta alle 9 col saluto ai partecipanti del sindaco Nicola Loira. Ai lavori è intervenuto anche il vice questore di Fermo Ignazio Messina.
Sono seguitigli approfondimenti sui trattamenti farmacologici e psicoriabilitativi di Fabio Lugoboni e Ina Hinnenthal. A metà mattinata si è aperto il dibattito.
Secondo la direttrice del SerD di Fermo Gianna Sacchini: “per noi si tratta di un’occasione anche di formazione. La cocaina mette abbastanza in difficoltà il servizio per le dipendenze, è una sostanza che negli anni è andata crescendo ma le risorse terapeutiche sono inferiori e meno efficaci rispetto all’eroina. Il fenomeno richiede riflessione e condivisione anche con discipline diverse, le neuroscienze nell’ultimo periodo ci stanno aiutando molto. L’occasione di questa giornata ci è stata offerta da FeDerSerD, una società scientifica vicinissima al mondo delle dipendenze ma soprattutto alle esigenze degli operatori dei servizi. La comunità locale è interessata a questo fenomeno, ne regista ricadute, si difende ma bisogna capire che parliamo di cittadini malati”.
Per il presidente nazionale di FeDerSerD Pietro Fausto D’Egidio: “il fenomeno apre a vari aspetti (sociale, sicurezza, mercato illegale). Ho colto il gran senso simbolico della presenza del sindaco e del vice questore perché il sistema territoriale deve intervenire da tutti i punti di vista. Questa azione coordinata deve essere guidata da leggi capaci di costruire un sistema-paese che aiuta chi si ammala e che punisce chi ‘traffica’. Oggi è necessario, la legge che guida il Sistema sanitario nazionale nella cura delle dipendenze è vecchia di trent’anni. Oggi è cambiato il modo di usare le droghe, sono cambiate le droghe: bisogna cambiare la legge”.
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