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Area Vallesi di Fermo: prosegue procedura acquisizione immobili per famiglie evacuate

Operazione dell'Erap regionale per dare un alloggio a chi ha avuto danni ad abitazioni dai sismi del 2016

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Area Vallesi a Fermo

Sta proseguendo la procedura di acquisizione da parte dell’Erap regionale di unità immobiliari nell’area Vallesi di Fermo che consentiranno di poter ospitare 17 famiglie fermane con edifici gravemente inagibili a causa del sisma del 2016.

“A breve questo rappresenterà un grande passo verso la risoluzione di un problema annoso per la nostra città – ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro. Prendiamo atto dell’idea positiva della Regione, che permette in questo modo il recupero di immobili altrimenti non funzionalizzati: una procedura positiva che è stata messa in moto, seppur con dei tempi che si stanno allungando rispetto a quanto si riteneva, ma credo che oramai siamo in dirittura d’arrivo”.

Come noto, l’Ente Regionale per l’abitazione pubblica (Erap) ha emesso tre avvisi, di cui l’ultimo in ordine di tempo nel novembre 2017, di manifestazione di interesse per l’acquisto di immobili invenduti da utilizzare per l’emergenza abitativa del terremoto nelle Marche, in sostituzione delle Sae e del Cas (Contributo Autonoma Sistemazione).

In particolare, nell’avviso si parlava di unità immobiliari ad uso abitativo, libere e disponibili, sul libero mercato da destinare temporaneamente a soggetti residenti in edifici danneggiati o distrutti dagli eventi sismici o dichiarati inagibili.

Fermo, in particolare, con queste 17 unità immobiliari potrà dare alloggio ad altrettanti nuclei familiari del centro storico e delle zone limitrofe, che sono la parte della città dove si è registrato il maggior numero di persone evacuate a causa dell’inagibilità delle loro abitazioni. Nell’area Vallesi, in particolare, sono in programma da parte dell’impresa proprietaria anche gli interventi di recupero dell’intero contesto, compreso dunque il verde, gli ascensori, le parti comuni e interventi di rifinitura. Nella zona verrà installato anche un sistema di videosorveglianza (che comprende in complesso 22 telecamere) e dai primi di luglio verrà riaperto il parcheggio pubblico, a pagamento, da parte dell’Asite, compresa la riqualificazione dello spazio.

Nei mesi scorsi la Regione Marche ricordava che “il decreto legge 9 febbraio 2017, convertito in legge 45/2017 (uno dei tre decreti emanati per la gestione del terremoto) ha previsto la possibilità di acquistare alloggi invenduti a favore delle famiglie con immobili fortemente danneggiati. L’operazione ha consentito di individuare in totale 523 alloggi nei Comuni del cratere e 439 fuori cratere. Complessivamente sono state censite 962 abitazioni disponibili, sulla base delle 1.596 abitazioni segnalate (non tutte sono risultate idonee a seguito delle verifiche). A ricostruzione conclusa gli alloggi resteranno ai Comuni come alloggi di edilizia residenziale pubblica a favore delle famiglie meno abbienti residenti”.

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