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Buona la prima a Fermo per il Concorso Postacchini alla sua XXV edizione

Inaugurata la mostra di liuteria del M° Dolce. Cerimonia di solidarietà con Cremona e San Ginesio

Remus Rimbu, il primo violinista ad inaugurare il concorso Postacchini 2018

È con una giornata di sole che si è aperta sabato 19 maggio la venticinquesima edizione del Concorso Violinistico Internazionale “Andrea Postacchini” di Fermo. Come ogni anno la città torna a risuonare delle note dei violini che ne invadono strade, piazze e vicoli.

Il Teatro dell’Aquila, luogo principe della manifestazione, a partire dalla prima mattina ha ospitato la giuria presieduta dal M° Renée Jolles e i primi 28 violinisti della categoria D, quella dei più grandi dai 22 ai 35 anni.

Tanta concentrazione e tensione per questa prima importante prova per i musicisti in gara. A rompere il ghiaccio il romeno Remus Rimbu di 24 anni. “Si tratta della seconda volta per me qui al Postacchini, un concorso difficile e molto competitivo ma spero di fare sempre meglio – continua – Ho scelto un Capriccio di Paganini per presentarmi alla giuria di quest’anno. È un palcoscenico importante e un pochino di nervosismo c’è ma sono soddisfatto della mia performance e poi il teatro ha un’acustica fantastica!”

Solo due gli italiani in gara per la categoria ma questa tendenza è in linea con le passate edizioni, connotando il concorso come sempre più internazionale.

La serata di ieri ha visto poi due momenti importanti, l’inaugurazione della mostra di liuteria allestita nel foyer del Teatro dell’Aquila dal M° Alberto Dolce con l’esposizione del suo violino per il vincitore assoluto e di violini storici marchigiani della bottega Sorgentone & Mecatti di Firenze e l’archetto del M° veneto Walter Barbiero, cui si aggiungono, da donazione privata, le “Preziosità dell’epoca di Andrea Postacchini”.

A seguire un momento di grande solidarietà e stretto legame fraterno tra Cremona, San Ginesio e Fermo. Sotto al nome di “Quattro corde per tre paesi ben accordati” l’Academia Cremonensis, in una cerimonia che ha visto la partecipazione delle istituzioni, ha restituito al Comune di San Ginesio, gli strumenti restaurati del Museo Gentili dopo il terremoto e ha consegnato un quartetto di strumenti copie degli esistenti.

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