Migrante ucciso a Fermo: Cassazione respinge ricorso della difesa di Mancini
Per il fermano potrebbero riaprirsi le porte del carcere

Ricorso inammissibile. E’ questa la decisione della Corte di Cassazione, che ha respinto l’atto presentato dalla difesa di Amedeo Mancini e reso definitiva la condanna a 4 anni, patteggiata, per l’omicidio preterintenzionale di Emmanuel Chidi Namdi, il migrante nigeriano ucciso a seguito di una lite a Fermo nel luglio 2016.
I legali di Mancini avevano promosso la loro azione, in particolare per chiedere che venisse cancellata l’aggravante razziale nelle imputazioni rivolte al loro assistito.
La corte romana non è stata però di questo avviso, ha rigettato il ricorso ed ha reso esecutiva la pena detentiva, che ora, dopo un periodo agli arresti domiciliari e dopo la revoca degli stessi per buona condotta, rischia di tramutarsi per l’uomo di Fermo in un ritorno in carcere per scontare il residuo della pena.
Gli avvocati di Mancini, prendendo atto della decisione della Cassazione, hanno fatto sapere che si augurano che il Procuratore Domenico Seccia tenga conto del fatto che il loro assistito è già stato in carcere in attesa di giudizio e che nei suoi confronti si era pattuito di procedere in maniera alternativa alla permanenza in una casa circondariale.
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