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Disturbi del comportamento alimentare: a Fermo 200 pazienti in cura

In aumento minori e over 40 nel centro inaugurato a gennaio 2017. Trattamenti diversificati a seconda del disturbo

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Inaugurazione ambulatorio per cura disturbi comportamento alimentare a Fermo

Sono attualmente 200 i pazienti in carico all’equipe del Centro ambulatoriale sovra-provinciale per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Fermo e cresce sia il numero dei minori che quello degli over 40.

Il centro, inaugurato a gennaio 2017, riceve richieste da tutta la Regione Marche e si inquadra nella politica regionale di diffusione sul territorio, in una logica di rete, di centri specializzati per la cura di patologie specifiche.

“I disturbi alimentari – spiega il direttore generale dell’Asur Alessandro Marininon riguardano soltanto le giovani donne, ma anche le persone adulte e gli uomini. La loro cura è un’esigenza molto diffusa fino ad oggi lasciata un po’ al “fai da te” del cittadino. Grazie a queste strutture le famiglie hanno un punto di riferimento per tutto il percorso terapeutico, diagnostico e di assistenza di cui ha bisogno la persona che si rivolge al servizio. Parliamo di una realtà difficile, spesso drammatica, a cui da tempo la Regione Marche presta estrema attenzione attraverso il recepimento del Piano di azioni nazionale per la salute mentale e l’avvio dal 2015 di tre poli ambulatoriali: Fermo (per le province Fermo, Ascoli, Macerata), Ancona e Pesaro. Dai casi rilevati emerge che i pazienti di solito vivono ancora con le famiglie di origine per cui è previsto il coinvolgimento della famiglia nel percorso terapeutico”.

I pazienti sono nella maggior parte comunque giovani donne di nazionalità italiana con una percentuale di maschi in aumento nell’ultimo anno. L’età media prevalente nei casi di anoressia e bulimia è infatti di 20 anni e quasi la metà dei casi valutati è in una fascia d’età che va dai 16 ai 20 anni. D’altra parte però la media totale dell’età cresce notevolmente considerando l’accesso al servizio di un numero in continuo aumento di Binge Eating Disorder (B.E.D. o Disturbo da Alimentazione Incontrollata, la cui età media è superiore ai 40 anni).

Nel centro di Fermo, ultimo inaugurato, in particolare si svolgono numerose attività.

Innanzitutto per avere accesso ai servizi è sufficiente una prenotazione con impegnativa o direttamente attraverso il call-center dedicato. E’ il primo ed importante filtro per un colloquio di accoglienza al fine di valutare l’eventuale presenza di un DCA (e quindi la correttezza dell’invio o della richiesta) e il livello di gravità-urgenza del disturbo stesso. Il criterio di urgenza-gravità viene stabilito sulla base di rigorosi criteri legati sia alla storia clinica e personale sia al dato oggettivo dei tempi previsti dalla lista d’attesa. Viene inoltre fornito un servizio di counseling supportivo per i pazienti e i familiari. In seguito alla valutazione psicodiagnostica clinica (Test specifici per i Disturbi Alimentari e di personalità) sono poi previste diverse terapie:

Gruppo cognitivo-comportamentale per Binge Eating -Tale percorso, viene indicato dopo il percorso psicoeducazionale, per individuare i meccanismi disfunzionali e fornire nuove strategie.
Psicoterapia di gruppo – Efficace quanto la terapia individuale nel trattamento dei disturbi psicologici e, nello specifico, soggetti con disturbi alimentari e altri disturbi di personalità sembrano risentire meglio della psicoterapia in setting gruppale.
Gruppo psicoeducazionale per Binge Eating Disorder – Offre un trattamento rivolto ad una fascia adulta di pazienti inquadrati nella categoria BED, per la quale è indicato un trattamento terapeutico diversificato adatto alla tipologia della patologia, di tipo supportivo-gruppale, con pasti assistiti ed attività motoria (passeggiata).
Gruppo cognitivo comportamentale – Rivolto ad una fascia adolescenziale di pazienti per la quale è indicato un trattamento diversificato adatto alla giovane età e alla non cronicità del sintomo.
Colloqui individuali di supporto psicologico
Colloqui valutativi delle dinamiche familiari
Incontri periodici mensili con gruppi di familiari
Attività riabilitative: (gruppo cinema; gruppo ludico-espressivo; gruppo biodanza)
Terapia allo specchio
Laboratori sensoriali (con il Dietista)
Pasti Assistiti
Collaborazione con l’Associazione Familiari per DCA (FADA)
Attività psicodiagnostica e di ricerca

La realizzazione di un Centro Specialistico di diagnosi e trattamento Dca rappresenta un modello operativo integrato al fine di evitare il ritardo diagnostico, ridurre le cronicità, promuovere la sensibilizzazione degli operatori sanitari e coordinare i servizi della rete nei vari livelli di cura. L’ambulatorio grazie a diverse figure professionali (psichiatra, neuropsichiatra infantile, psicologo, internista, nutrizionista, endocrinologo, dietista, educatore), svolge inoltre una funzione di filtro per i successivi livelli terapeutici e di ricovero ordinario, residenziale o semiresidenziale, in base agli elementi emersi durante l’iter diagnostico e ha compiti di controllo periodico.

I disturbi del comportamento alimentazione DCA come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata DAI (binge eating disorder, BED) e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati sono uno dei problemi di salute più comuni negli adolescenti e nei giovani adulti, soprattutto nelle ragazze, nel nostro Paese come in tutti i Paesi occidentali. Circa 3 milioni di persone in Italia ne soffrono. L’età di esordio è in genere compresa tra i 15 e i 19 anni, mentre nel BED essa è distribuita in un ampio intervallo (dall’infanzia alla terza età, il 30-40% dei casi è di sesso maschile).

Nella Regione Marche, in particolare, considerando una popolazione femminile adulta (681.186 donne con età maggiore ai diciott’anni dati Istat 2014) si stima la presenza di circa 40.000 donne adulte residenti nelle Marche con DCA e un numero di circa 60 nuovi casi di anoressia.

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