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Concorso Postacchini di Fermo, Matvei Bliumin è il vincitore assoluto della XXIV edizione

Dodici anni, russo, il piccolo violinista strega giurati e pubblico

Matvei Bliumin, vincitore assoluto Concorso Postacchini 2017

Il violino, una voce che canta emozioni profonde e lontane nel tempo. Il volto, un ricalco perfetto del suono dello strumento a quattro corde, un disegno di rabbia, brio, tristezza, allegria.

Pare essere questo il modo migliore per descrivere il violinismo del piccolo Matvei Bliumin, incoronato vincitore assoluto della XXIV edizione del Concorso Violinistico Internazionale “Andrea Postacchini” di Fermo sabato sera al Teatro dell’Aquila di Fermo.

Dodici anni, di Sebastopoli in Crimea, città che ha abbandonato per traferirsi a Mosca a casa della sua insegnante e continuare così lo studio del violino. La sua performance lo ha visto interpretare la Zingaresca Opera 20 di P. de Sarasate e non ha lasciato dubbi. Il piccolo Matvei è il talento cercato dalla giuria presieduta dal M° Boris Kushnir e applaudito con trasporto dal pubblico che ha gremito il teatro, come ormai da tradizione. Per lui, oltre al primo premio per la categoria B, anche il violino realizzato dal M° liutaio Giuseppe Bifulco e l’archetto del M° archettaio Walter Barbiero.
Poche parole e un atteggiamento quasi paterno quando è accanto al fratellino Timofei, anche lui concorrente nella categoria dei più piccoli. Sebbene a digiuno di inglese la musica ha saputo parlare per lui meglio di qualsiasi altra lingua.

La serata, condotta magistralmente da una simpaticissima Sara Zambotti, speaker di Radio2, ha visto alternarsi momenti dedicati alla premiazione dei vincitori delle varie categorie e performance mozzafiato. Come quella molto applaudita del tedesco Elias David Moncado, secondo classificato della categoria C, o quella della piccola Chloe Chu da Singapore, vincitrice della categoria A, quella dei più piccoli. Molto apprezzata anche la performance dell’unico italiano sul podio, Vikram Francesco Sedona, vincitore della categoria C.

Non sono mancati poi i momenti istituzionali con una introduzione alla serata di altissima intensità quella del Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e al Turismo, l’On. Dorina Bianchi che ha voluto riprendere le parole di apertura del concerto inaugurale del G7 della cultura, pronunciate dal M° Muti. “La cultura è fondamento della società – ha sottolineato l’On. Bianchi – è stata collante fondamentale tra ‘700 e ‘800 per fondare l’Europa unita” e il riferimento va all’internazionalità spiccata che contraddistingue il Concorso Postacchini, il premio che tiene vivo il ricordo del liutaio fermano.

Ma dalla storia si è passati all’attualità e sul palco del Teatro dell’Aquila la tradizione liutaia si è intrecciata con il futuro grazie alla presenza dell’Ingegner Luca Alessandrini inventore di un prototipo avveniristico di violino, testato dai liutai di Cremona e realizzato con un mix di seta comasca e seta di ragni australiani allevati a Oxford. Presentato lo strumento, c’è stato anche un momento dedicato a sentirne la voce particolare, tra lo stupore del pubblico in sala.

Grande attesa poi per l’ultima parte della serata, quella che ha visto l’esibizione della vincitrice della categoria D, la giapponese ventiduenne Yukiko Uno, che si è esibita nel concerto per violino e orchestra in Re maggiore Opera 35 di Tchaikovsky accompagnata dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta dal M° Michele Nitti. Una performance appassionata di un’artista che già nella passata edizione del concorso si era fatta notare vincendo il primo premio per la categoria C.

In molti poi i ringraziamenti giunti all’Antiqua Marca Firmana, associazione culturale ideatrice e organizzatrice del concorso, ad iniziare dalle parole del Presidente di giuria, il M° Boris Kushnir che ne ha decantato organizzazione e serietà, sino al Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro che ha evidenziato come in un momento difficile per il territorio colpito dal sisma, il concorso abbia ridato linfa vitale culturale e turistica alla città.

Concorso Postacchini 2017: Yukiko Uno con la FORMGLI ALTRI PREMI
Categoria D.
La prima classificata è la ventiduenne giapponese Yukiko Uno che ha suonato con la FORM, Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Concerto per Violino e Orchestra in Re maggiore, Opera 35 di Tchaikovsky. A lei va il Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo (2600 euro). Seconda classificata è la cinese Yun Tang che ha eseguito, accompagnata al piano dal M° Dario Bonuccelli, Introduzione e Rondò Capriccioso di Saint la “Carmen Fantasy” di Pablo de Sarasate. A lei va il premio Carifermo SpA (2000 euro). Il gradino più basso del podio se l’è aggiudicato invece Tse Cheuk Nam. Per lui il premio della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo (1500 euro).

Categoria C.
Tutto italiano il podio della categoria C che va a Vikram Francesco Sedona di 17 anni. Per lui il premio Camera di Commercio di Fermo (2200 euro) e l’onore di deliziare il pubblico fermano, accompagnato al piano dal M° Valentina Messa, con Fantasia in Do Maggiore Op.131 di Shumann e Kreisler. Il secondo posto va invece al tedesco Elias David Moncado di 17 anni, che esegue per il pubblico “Ballade”, sonata n. 3 in re minore Op. 27 di Ysaye. Per lui il premio Franco Moschini di Tolentino (1500 euro) e quello del Centro Culturale Antiqua Marca Firmana (200 euro). Terzo posto invece per la sedicenne austriaca Fanny Fhedoroff, che si è aggiudicata il Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo (1300 euro).

Categoria B.
Primo classificato della categoria B è il dodicenne russo Matvei Bliumin che, accompagnato da Dario Bonuccelli, ha eseguito la Zingaresca Opera 20 di P. de Sarasate ricevendo il premio Solgas Srl di Fermo (1800 euro).

A seguire la dodicenne statunitense Zoe Lonsinger che si esibisce nel Capriccio Op.1 n.24 di Paganini. A lei il premio Solgas Srl di Fermo (1400 euro). Ultima nella categoria, la cinese Zhenyi Jiang insignita del premio Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo (1100 euro).

Categoria A.
Sul gradino più alto del podio è salita la piccola Chloe Chua di 10 anni di Singapore che ha incantato tutti con la “Carmen fantasie brillante” di Hubay, accompagnata al piano da Dario Bonuccelli. Per lei i premio Alvaro Giostra&Figli di Fermo (1400 euro). Il secondo posto è occupato dalla turca Bade Daştan, di dieci anni che si è esibita con il Capriccio opera 1 n. 22 per violino solo di Paganini. A lei va il premio dell’Organismo di Mediazione Forense di Fermo (500 euro) e quello del Centro Culturale Antiqua Marca Firmana (600 euro). Terzo posto per la tedesca Mishula Anastasia che si aggiudica il premio Steca Energia Srl di Monte Urano (400 euro) e Centro Culturale Antiqua Marca Firmana (500 euro).

I PREMI SPECIALI
Il premio città di Ansbach, città gemellata con Fermo, al miglior concorrente di nazionalità tedesca va a Elias David Moncado (500 euro) che si aggiudica anche il premio alla memoria del Commendator Guerriero Santori alla migliore interpretazione della composizione per violino solo o violino e piano del XIX, XX o XXI secolo per le categorie C e D (600 euro) conferito da Santori Pellami di Monte Urano.
Il Premio Città di Fermo conferito dall’Assessorato Cultura e Turismo al concorrente italiano che ha meglio eseguito i Capricci di Paganini (800 euro) è andato a Sara Zeneli.
Il Premio Comitato d’Onore alla migliore esecuzione di un brano di Bach va alla ventiduenne giapponese Mayu Tomotaki, premiata dalla Camera di Commercio di Fermo (800 euro).

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