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Graziano Udovisi a Sant’Elpidio a Mare

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graziano udovisi“Quando sono tornato a casa, mia sorella mi ha chiuso la porta in faccia perché non mi ha riconosciuto, tante erano le torture e le angherie che avevo subìto dai partigiani slavi”. Commuovono e toccano le parole di Graziano Udovisi, l’unico sopravvissuto ad un infoibamento in Istria nel 1944, che il 10 febbraio ha raccontato la sua storia al teatro Cicconi di S. Elpidio a Mare (dal 2007 ospita una Piazza dedicata alla memoria dei Martiri delle Foibe) in occasione della “Giornata del Ricordo”.

Un pubblico composto da studenti delle scuole medie inferiori e superiori della città lo ha ascoltato in religioso silenzio, tributandogli al termine, in piedi, un sentito e lungo applauso. Racconta la sua vicenda non senza tradire emozione e lacrime Graziano Udovisi, 84 anni, insegnante elementare in pensione. Prigioniero dei fedeli del maresciallo Tito, è un giovane tenente di 19 anni quando, mani legate dietro alla schiena, dopo aver mangiato sassi e carta, insieme ad alcuni suoi commilitoni, per sfuggire alla rabbia degli slavi che sparano, si butta in una foiba. A fatica risale la roccia, si arrampica, salva un suo compagno che sta per annegare nell’acqua e torna a casa dove, dapprima, non viene riconosciuto, tante erano le sofferenze che avevano consumato e martoriato il suo fisico. Udovisi ha chiesto ai giovani presenti, ammutoliti dal suo agghiacciante racconto, di studiare la storia, di conoscere quei fatti di cui per troppo tempo non si è parlato.
udovisi e il sindacoL’iniziativa, che ha visto prima la proiezione di un documentario e poi l’intervento del dott. Pietro Luigi Crasti, presidente dell’Ades (Associazione Amici e Discendenti degli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati), è stata aperta dai saluti del sindaco Alessandro Mezzanotte, del Presidente del Consiglio Comunale Norberto Clementi e degli assessori alla Cultura, Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili rispettivamente Giuseppe Cifola e Paride Zallocco che hanno ringraziato Udovisi di aver scelto la città di S. Elpidio a Mare (dove il professore era già stato nel 1953 per partecipare a delle gare sportive) per la sua testimonianza. “Siamo sicuri – hanno aggiunto – che il suo messaggio sarà recepito dagli studenti: perché l’uomo ed il cittadino di domani, forti della storia e delle parole dei testimoni, dovranno e potranno costruire un futuro di sviluppo e di pace per il benessere di tutti”. Fra le autorità presenti anche il vice prefetto Aurora Monaldi, il comandante della stazione dei carabinieri di S. Elpidio a Mare M.llo Serafino Dell’Avvocato, il ten. Francesco Mollica per la Polizia Municipale, Antonio Gramigna, presidente dell’Ente “Contesa del Secchio”, Gionata Calcinari, consigliere comunale di minoranza che ha condiviso con l’Assessorato l’iniziativa, e rappresentanti di altre associazioni culturali cittadine.

Dal Comune di Sant’Elpidio a Mare

Redazione Fermo Notizie
Pubblicato Mercoledì 11 febbraio, 2009 
alle ore 18:57
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