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Omicidio preterintenzionale per il fermano che ha pestato a morte Emmanuel Chidi Namdi

In carcere il 39enne Amedeo Mancini. Il cordoglio e lo sdegno giungono da ogni parte. Il dolore della moglie e della città

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Messaggi e fiori a Fermo dove è stato ucciso Emmanuel Chidi Namdi

L’accusa formulata dagli inquirenti è di omicidio preterintenzionale del 36enne nigeriano Emmanuel Chidi Namdi, con l’aggravante della finalità razzista. Il destinatario è il 39enne di Fermo Amedeo Mancini, imprenditore agricolo e noto a molti in città per la frequentazione degli ambienti del tifo organizzato della Fermana.

Ascoltato dai PM, Mancini è stato poi dichiarato in arresto e trasferito nel carcere di Fermo. Sarebbe stato un suo pugno a risultare fatale al migrante, morto dopo essere arrivato all’ospedalee Murri in coma.

Il punto sulla situazione lo ha fatto il ministro dell’Interno Angelino Alfano, presente in Prefettura a Fermo per presiedere il comitato per l’ordine e la sicurezza, insieme al Prefetto Mara Di Lullo, al Procuratore Domenico Seccia, al Questore Mario Della Cioppa, al sindaco Paolo Calcinaro e al presidente della Provincia Aronne Perugini e don Vinicio Albanesi.

Alfano ha anche dichiarato che alla moglie di Emmanuel, Chimiary, è stato riconosciuto lo status di rifugiata. Un messaggio è arrivato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha chiesto di assicurare alla vedova tutta l’assistenza necessaria.

Dichiarazioni di sdegno e cordoglio per l’orribile morte di Emmanuel, ucciso dal brutale pestaggio subìto, sono giunte da istituzioni locali, regionali e nazionali, ma le dichiarazioni più toccanti e dolorose sono state quelle della signora Chimiary, che a don Vinicio Albanesi ha detto di voler morire, ma ha poi chiesto a gran voce giustizia. Il prelato di fronte alle telecamere ha invece detto che farà di tutto per far diventare la donna un medico, obiettivo per cui studiava già in Nigeria.

Non tace neppure la difesa di Amedeo Mancini: l’avvocato De Minicis ha rilasciato all’Ansa le sue dichiarazioni. “Il mio assistito è distrutto dal dolore. Non voleva uccidere e si dice vicino a chi piange Emmanuel; non si aspettava che il pugno sferrato potesse uccidere, e ribadisce che egli si stava difendendo. L’autopsia su Chidi Namdi sarà molto importante”.

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