Raccichini: “Non viene da tasse il fondo che andrà in opere e sociale a Porto San Giorgio”
"Soldi accantonati, fondi regionali e introiti da sanzioni saranno ben investiti. Non ci curiamo di attacchi demagogici di Agostini"
Immagino il panico di Agostini quando ha saputo che il Comune ha a disposizione un bel gruzzoletto da investire in altre opere di pubblica utilità e nel sociale. Lui, che vuole dare lezioni di buona amministrazione e fece commissariare la città, sa che a Porto San Giorgio, nonostante le oggettive difficoltà economiche in cui versano gli enti comunali, si stanno affrontando e risolvendo questioni importanti in linea con quanto espresso dal programma amministrativo.
E allora, nel momento in cui si scoprono risorse in più che possono rafforzare l’azione amministrativa a favore della città, sembra inevitabile una reazione scomposta volta a screditare Loira, Bisonni e l’intera Amministrazione.
Tuttavia, mi aspettavo da Agostini, che pensa di incarnare il meglio della politica sangiorgese, argomenti più validi di quelli che ha dato alla stampa, i quali fanno leva sullo spauracchio delle tasse. Una menzogna bell’e buona, tipica di chi, non sapendo a che cosa aggrapparsi per tenere viva la sua opposizione, non si fa scrupoli a raschiare il fondo del barile della più becera demagogia.
Credo che un vanto di questa Amministrazione e di chi ha gestito la delega al bilancio sia quello di aver evitato, con tutte le forze e nonostante le difficoltà economiche di questi anni, quegli inasprimenti fiscali che hanno caratterizzato numerosi Comuni marchigiani e italiani; in taluni casi, come l’addizionale IRPEF, si è avuto addirittura un calo della pressione fiscale su certe categorie disagiate di cittadini. Credo che meglio di così non si potesse fare, se non andando ad operare inaccettabili tagli a servizi importanti per i cittadini e le attività economiche. D’altra parte chi considera la politica come l’attività umana più seria e non un’arena in cui mostrare il proprio narcisismo sa che il problema delle tasse non sono le tasse in sé, ma la qualità dei servizi che esse vanno a finanziare. E credo si possa dire che a Porto San Giorgio le risorse derivate dall’imposizione fiscale vengono globalmente ben investite per migliorare le condizioni di vita dei sangiorgesi.
Le battutine sulla “sinistra che ama talmente i poveri da aumentarli di numero” si attagliano bene al 100% civico e ad una cultura politica fatta di luoghi comuni e battute, priva di profondità di pensiero. Noi comunisti di certo non amiamo la povertà, tanto che ci impegniamo a combatterla e pensiamo che una società giusta ed equa possa essere costruita non nell’indigenza, ma nel benessere generalizzato. Nel nostro piccolo lavoriamo perché ciò avvenga anche a Porto San Giorgio.
Le risorse in più di cui i cittadini dovrebbero essere contenti non derivano da tasse e non sono state trovate, come è emerso sulla stampa, tra le “pieghe del bilancio”. Sono più che altro fondi di vario tipo precedentemente congelati: per esempio, 280.000 euro accantonati prudenzialmente per il patto di stabilità che non sono più serviti a tal fine e che vanno investiti in opere pubbliche; risorse regionali destinate al sociale che sono state sbloccate di recente, dopo l’approvazione del preventivo; maggiori introiti dovuti alle infrazioni del codice stradale.
Se oggi Porto San Giorgio può beneficiare di queste risorse lo si deve a chi ha saputo con capacità e buon senso amministrare la città e i suoi bilanci. Certo, il forte ritardo nell’approvazione del consuntivo c’è stato e sembra un fatto paradossale di fronte alla solidità del bilancio e alla concordanza politica delle forze di maggioranza. La spiegazione di questo paradosso è semplice e dovrebbe essere nota ad Agostini: ci sono forti carenze di personale che rendono arduo redigere contemporaneamente il bilancio consuntivo e quello preventivo. È stata compiuta la scelta politica di dare la precedenza a quest’ultimo, affinché la vita della città non rimanesse mummificata, e così la definizione del consuntivo è andata eccessivamente per le lunghe. Naturalmente ciò non toglie che è nostro dovere politico dare una soluzione a questi problemi di personale, perché la qualità della vita di una comunità dipende anche dall’efficacia e dell’efficienza di tutti coloro che lavorano all’interno della macchina comunale.
Con fiducia e con la consapevolezza dei propri punti di forza l’Amministrazione Loira deve andare avanti per la strada che sta tracciando, affrontare e superare gli ostacoli che inevitabilmente incontra nel suo cammino e non curarsi più di tanto degli attacchi demagogici di chi ormai rappresenta il passato e non ha saputo tracciare nemmeno un semplice tratturo sul quale indirizzare il futuro di Porto San Giorgio.
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