25 anni da tragedia della Moby Prince: familiari delle vittime e amministratori a Livorno
Presenti il consigliere Roberto Viozzi e i familiari di Giuseppina Granatelli di Sant'Elpidio a Mare e Bruno Fratini di Morrovalle

Sono passati 25 anni ma il ricordo è ancora vivo, così come il dolore.
Il 10 aprile del 1991 al largo del porto di Livorno la nave traghetto Moby Prince diretta ad Olbia entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo in circostanze mai del tutto chiarite.
L’incidente, nel quale persero la vita 140 persone (tutti passeggeri e membri dell’equipaggio del traghetto), è considerato ancora oggi uno dei “misteri italiani” a causa dei tanti depistaggi e insabbiamenti che hanno reso difficilissima l’opera investigativa dei magistrati ed a causa delle numerose testimonianze sulla presenza di navi militari nella rada del porto di Livorno al momento dell’incidente.
Tra le vittime, anche una giovane coppia di sposi: Giuseppina Granatelli di Sant’Elpidio a Mare ed il marito Bruno Fratini originario di Morrovalle.
Nella giornata di domenica 10 aprile, a venticinque anni esatti da quella tragedia, si è svolta una toccante cerimonia di commemorazione a cui hanno partecipato anche i familiari di Giuseppina Granatelli ed il Consigliere Comunale Roberto Viozzi in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale.
Migliaia di persone hanno sfilato nel pomeriggio, silenziosamente e in corteo, per chiedere “verità e giustizia” per le 140 vittime. Istituzioni, familiari ma anche molti privati cittadini. Il lungo serpentone ha raggiunto il porto dove sono state gettate in mare 140 rose rosse.
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