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“Insabbiamento porto: problema importante per l’Amministrazione di Porto San Giorgio”

Raccichini: "Non sono state accettate supinamente le desiderata dei concessionari dell'autorità portuale, che ora amano lamentarsi"

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Panorama di Porto San Giorgio

L’insabbiamento del porto è un problema importante per Porto San Giorgio, che nuoce in primis a chi lavora nell’ambito del settore della pesca; sono pertanto pienamente condivisibili la rabbia e la paura degli operatori, specialmente in presenza delle odiose lentezze burocratiche che rallentano l’utilizzo di quei 200.000 euro che l’Amministrazione comunale ha strappato, non senza difficoltà, all’ente regionale.

Di fronte alla gravità della situazione del tutto fuori luogo mi sono sembrate le uscite ironiche del direttore tecnico del porto, secondo il quale l’Amministrazione sarebbe quasi inerte e più attenta al problema delle trivelle. Che cosa c’entri tale questione con l’insabbiamento del porto è arduo da comprendere: si tratta forse di un attacco ad un Assessore che, senza tanti proclami e con la competenza che lo contraddistingue, si è assunto l’impegno di contribuire a combattere un potenziale fattore di rischio per l’attività turistica e per la pesca del nostro territorio.

Non si può certo dire che il Comune non si sia mosso sul problema dell’insabbiamento del porto, ma evidentemente i concessionari della struttura portuale, come ci hanno abituato in questi anni, amano lamentarsi e lanciare qualche periodico attacco ad un’Amministrazione che non ha accettato supinamente i loro desiderata in merito al completamento del porto turistico. È un tratto peculiare e direi innovativo di quest’Amministrazione, e in particolare del suddetto Assessore, quello di non piegarsi ai voleri di parte.

Bisognerebbe invece chiedersi: l’imboccatura del porto è funzionale all’attività economica dei concessionari del porto turistico? Non dovrebbero accollarsi pertanto una parte cospicua dei lavori di dragaggio, invece di aspettare l’intervento pubblico? È l’ora di chiedere all’autorità competente un responso chiaro su chi deve pagare per togliere la sabbia che occlude l’ingresso al porto.

C’è infine da domandarsi: se avessimo accettato tutto quell’inutile cemento che ci veniva proposto dai concessionari del porto turistico, il privato si impegnerebbe oggi nel dragaggio e loderebbe Loira e Talamonti?

Giorgio Raccichini
Capogruppo Comunisti Italiani

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