FermoNotizie.info
Versione ottimizzata per la stampa

Speleologia urbana a Grottammare: pubblicato un volume a cura del CAI di Fermo

Il Gruppo Speleo Cavità Artificiali impegnato in attività di studio e divulgazione nei centri del fermano e dell'ascolano

I sistemi ipogei del Castello di Grottammare

E’ stata data pubblicazione al volume “I sistemi ipogei del Castello di Grottammare – Castrum Gruptarum ad Tesinum” a cura del Gruppo Speleo Cavità Artificiali CAI Fermo, testi di Massimo Spagnoli, Fabrizio Ioiò, Carminio Spinucci.

Il libro analizza e rende pubbliche le ricerche eseguite fin dal 2010 che ha interessato ripostigli, fondaci, neviere, portici sotterranei, vie di transito, ma soprattutto acquedotti per la captazione delle acque sorgive e condotti drenanti; una esplorazione complessiva di circa 600 metri di percorsi, suddivisa in 11 schede che forniscono una descrizione dettagliata delle cavità, arricchita da mappe e foto esplicative e un ampio apparato di informazioni geologiche, morfologiche e storiche sui siti analizzati. Uno studio utilissimo, meritevole di coniugare la serietà scientifica con la divulgazione, che per la prima volta, si inoltra in un settore della ricerca fino ad ora inesplorato per il territorio di Grottammare.

I sistemi ipogei del Castello di Grottammare - copertinaIl volume dimensioni 17×24, pagine 128 è interamente a colori.

Il Gruppo Speleo Cavità Artificiali CAI Fermonasce nel 1995 su iniziativa di alcuni soci del Club Alpino Italiano appassionati di speleologia urbana con l’intento di condurre approfondite esplorazioni nel sottosuolo della città romana di Firmum Picenum.

Gli obbiettivi dell’impresa sono stati quelli di studiare, censire, fotografare la rete sotterranea degli antichi acquedotti romani, circa 2000 metri, le cisterne della città e i condotti drenanti delle mura medioevali della fortezza.

Dopo studi approfonditi è stato pubblicato nel 1999 il volume “Pozzi e cunicoli medioevali di Firmum Picenum” nel 2010 “Fermo nascosta e segreta”, nel 2015 “Montegranaro sotterranea, lineamenti del sottosuolo nell’antichità”, e “I Sistemi ipogei del Castello di Grottammare – castrum Gruptarum ad Tesinum”.

Contemporaneamente gli speleologi del CAI di Fermo hanno condotto nuove indagini in sotterraneo nell’antica Rocca Tiepolo di Porto San Giorgio, a Collina vecchia di Monte Vidon Combatte, a Montottone, nelle grotte di Santità e cunicoli di Ripatransone e nelle gallerie del banco pliocenico di Torre di Palme.

Tutte le esplorazioni sono state documentate con tesi e schede depositate presso la Biblioteca comunale di Fermo e in quella della sezione CAI della stessa città.

dal CAI di Fermo

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Fermo Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!