Estensione della terza corsia A-14 fino a Pedaso: gli interrogativi di Raccichini
Il consigliere di Porto San Giorgio: "Occorre valutare pro e contro per il nostro territorio urbano, attraversato dall'autostrada"

La notizia secondo la quale i vertici regionali e provinciali del PD avrebbero deciso la continuazione della terza corsia autostradale fino a Pedaso non mi lascia di certo stupito, ma suscita un paio di urgenti interrogativi.
Non sanno la Regione da una parte e gli esponenti provinciali del PD e l’Amministrazione di Fermo dall’altra che esiste ancora una città chiamata Porto San Giorgio, il cui abitato è praticamente attraversato dall’autostrada? Non meritano forse l’Amministrazione, le forze politiche e la popolazione di questo paese di valutare i pro e i contro di un’opera così rilevante? Pare di no: tutto viene deciso sopra le nostre teste, come se non contassimo nulla, come se su tale tematica fossimo commissariati e dipendenti dalla volontà di altri.
Credo che siano interrogativi legittimi a cui è doveroso dare una risposta, perché hanno a che fare con la dignità di una città che ha una sua autonomia politica e decisionale. Altrimenti faremmo meglio ad accodarci a quel consigliere di minoranza che qualche tempo fa si apriva all’idea dell’unione politico-amministrativa dei due Comuni o ascoltare i periodici appelli di qualche sindacato un po’ troppo assillato da freddi calcoli economici.
A scanso di equivoci, non mi pronuncio né a favore né contro la terza corsia, essendo tra l’altro questione dibattuta anche all’interno del partito di cui faccio parte. Ritengo tuttavia che la questione vada affrontata valutando l’impatto sul territorio cittadino e l’entità delle opere compensative e non ratificando le decisioni prese da organismi esterni alla città.
Giorgio Raccichini, capogruppo Comunisti Italiani Porto San Giorgio
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