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Sit-in de La Quercia in Comune a Sant’Elpidio a Mare, Terrenzi: “Ci sono regole da rispettare”

Il sindaco: "Le strutture private che assistono anziani rispondono a leggi regionali. Sbagliato protestare presso nostro Ente"

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Alessio Terrenzi, Sindaco di Sant'Elpidio a Mare

“Siamo contenti di sapere che ci sono delle strutture private che si occupano di anziani ma è necessario che vengano rispettate le leggi. Nel settore in cui opera la struttura La Quercia è vigente una precisa legge Regionale (N.20 DEL 2002) che va rispettata.

I nostri uffici hanno fornito tutte le risposte che dovevano: sono stati disposti controlli e richieste delle integrazioni che, ad oggi, ancora mancano. Se qualcosa manca, non è certo da parte del comune e ci sono le carte che parlano. Credo che sia arrivato il momento di smetterla di prendersela con la politica locale e con i dipendenti del Comune che svolgono il loro lavoro, tanto più tenendo conto che si tratta di un settore delicato come quello degli anziani e della disabilità. Posso comprendere le motivazioni della protesta ma è il posto che è sbagliato perché, per fare ciò che vogliono, è necessario andare davanti ai palazzi in cui si promulgano leggi Regionali e non qui”.

Il Sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi, fornisce delle precisazioni in merito al sit-in messo in atto davanti al palazzo comunale e respinge con fermezza le accuse di disinteresse che gli sono state mosse.

“Da parte di questa Amministrazione Comunale c’è massima attenzione alle problematiche delle fasce più deboli della popolazione. Attenzione che viene manifestata con i fatti, non con le parole. Ne è prova l’approvazione di un progetto nuovo di zecca per la Casa di Riposo che sarà realizzata a Palazzo Montalto Nannerini”, aggiunge il Sindaco.

E poi passa ai dati tecnici, carte alla mano. “Alle richieste avanzate, quelle a cui dicono di non aver ricevuto riscontro, gli uffici hanno risposto chiedendo delle integrazioni per via di una pratica incompleta. Integrazioni che, ad oggi, ancora mancano. L’ultima risposta risale al mese di ottobre, non serve andare tanto indietro nel tempo – precisa Terrenzi – e va anche detto che il rispetto delle regole prevede anche che, per l’autorizzazione che è stata loro rilasciata nel settembre del 2013, dovrebbero gestire solo utenti autosufficienti in un numero di sei persone. La realtà dei fatti è molto diversa sia per il numero che per l’autosufficienza degli ospiti pertanto se c’è qualcuno che non sta operando nel rispetto delle leggi non siamo certo noi.

Anche lo scorso anno ci sono stati dei problemi in merito a ciò e non lo si può certo imputare al Comune. Comprendiamo i disagio che possono provare i familiari degli utenti ma ci sono delle leggi da rispettare e su questo non si può transigere. Ci chiedono un impegno a cambiare la legge Regionale? Non possiamo certo essere noi a fare questo cambiamento. Posso provare a contattare i Consiglieri Regionali di maggioranza e minoranza per farli incontrare con i responsabili della struttura affinché possano essere illustrate loro precise istanze: più di questo non posso fare, con l’attuale legge regionale queste risposte non posso darle io.

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