Sant’Elpidio a Mare: in zona Molino rinvenuta un’antica fornace per mattoni
Sopralluogo sul posto da parte di Amministrazione, Soprintentenza e tecnici: gli archeologi approfondiranno e il cantiere è ripreso

La mattina del 30 ottobre si è svolto a Sant’Elpidio a Mare un sopralluogo al cantiere per i lavori sul fosso Fonte Lebrige in zona Molino (Luce) a seguito del rinvenimento, durante i lavori, di un manufatto che è stato poi qualificato come “fornace per mattoni grandi”, risalente ad un’epoca in via di definizione.
All’indomani del rinvenimento di tale manufatto durante gli scavi la ditta esecutrice dei lavori aveva provveduto immediatamente a segnalare il tutto alla Sovrintendenza e l’Amministrazione Comunale si è subito mossa per poter organizzare l’incontro odierno e definire, alla luce di quanto verificato, come procedere.
All’incontro hanno partecipato la dott.ssa Profumo (Sovrintendenza), il dott. Tadolti (ditta Abaco assistente agli scavi), i responsabili tecnici della Socab (ditta affidataria dei lavori), il direttore dei lavori ing. Laureti, gli Assessori Norberto Clementi e Matteo Verdecchia nonché il personale dell’ufficio tecnico comunale.
“Nel corso del sopralluogo – osserva Clementi – si è verificata la tipologia del manufatto rinvenuto: si è deciso che l’archeologo potrà continuare ad effettuare gli scavi per definire con maggiore esattezza le caratteristiche della fornace e datarla ed il cantiere è stato immediatamente riavviato visto che i lavori prevedono di intervenire anche in altra zona per cui le due cose, per il momento, non interferiscono l’una con l’altra”.
“Non appena siamo stati messi al corrente del rinvenimento si è subito cercato di provvedere affinché si potesse stabilire al più presto la ripresa dei lavori – aggiunge il Sindaco Terrenzi – vista l’importanza dell’intervento sul fosso in oggetto. Saranno effettuati tutti gli approfondimenti del caso e il cantiere, intanto, sta andando avanti. Siamo stati così veloci perché all’epoca l’Amministrazione Comunale fu previdente ebbe l’intuizione di segnare l’intervento alla Sovrintendenza in quanto sito archeologico per avere tutte le autorizzazioni del caso. Va precisato che Telecom, Enel, Tennacola, tutti gli enti che stanno già lavorando nella zona, non hanno avuto alcuna conseguenza sul loro lavoro da questo rinvenimento”.
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