Leggere sulle pagine dei giornali che commercianti e cittadini del centro di Porto San Giorgio intendono impegnarsi per sollecitare il privato, purtroppo giudicato dal tribunale possessore del bene, ad avanzare una proposta di recupero dell’ex Cinema Excelsior non può che creare un certo ottimismo nelle forze politiche che amministrano la città.

Almeno così è per noi Comunisti, visto che il recupero di questo edificio fatiscente posto nel pieno centro della nostra città è da considerarsi un obiettivo politico di primaria importanza.

Sappiamo che il Sindaco, partendo giustamente dalla considerazione che non bisogna perdere tempo nel trovare una soluzione all’annosa questione, non ha in questi anni solo atteso la sentenza del tribunale, ma ha anche cercato di intavolare un dialogo costruttivo con un privato che si è mostrato però sempre sfuggente, restio a sedersi intorno ad un tavolo. Quali sono le motivazioni di un atteggiamento così miope? Purtroppo non abbiamo una risposta a tale quesito, se non quella di un totale disinteresse verso la comunità cittadina di Porto San Giorgio, la quale ha il diritto non solo di avere un ambiente urbano decoroso, ma di poter usufruire della struttura dell’ex Cinema Excelsior, che l’attuale maggioranza vorrebbe – come da programma – destinare ad auditorium,vista la carenza di sale pubbliche di una certa ampiezza.

Insomma, di fronte a forze politiche che sono interessate ad un confronto per il bene della città, troviamo dall’altra parte un muro insensato che danneggia tutti i sangiorgesi, specialmente nel momento in cui – come prevede il Piano delle opere pubbliche recentemente approvato – l’Amministrazione ha deciso di intervenire per riqualificare il centro della città, cuore pulsante dell’economia turistica e commerciale di Porto San Giorgio. Purtroppo questo è un piccolo assaggio di un modello sociale che predilige la tutela della proprietà privata anche quando questa risulta essere un ostacolo per il perseguimento degli interessi collettivi.

Pertanto crediamo che le forze politiche tutte, di maggioranza e di opposizione, interne ed esterne al Consiglio comunale, debbano plaudire all’impegno di questi cittadini, magari sostenendo con convinzione l’eventuale raccolta firme. Chissà se non sarà utile a smuovere dal torpore il privato e a rendere evidenti i motivi di un modo di fare totalmente insensato.

Giorgio Raccichini
Capogruppo Comunisti Italiani