Dietrofront del Governo: le 23 Prefetture a rischio chiusura in tutta Italia, tra cui quella di Fermo, non verranno toccate e resteranno operative. La paventata scure dei tagli, guidata dal dogma della spending review, non si abbatterà quindi sul presidio fermano, così come su quelli di altre province.

La chiusura delle 23 Prefetture era un provvedimento che a inizio settembre era stato inserito in una bozza di decreto che il Ministero dell’Interno aveva inviato ai sindacati.

Dopo settimane di levate di scudi da tutti i territori, con la mobilitazione di istituzioni, associazioni e organizzazioni sindacali, i ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, hanno annunciato il passo indietro, durante un incontro con un gruppo bipartisan di parlamentari che auspicavano il ripensamento del Governo.

“Nessuna lista di Prefetture che verranno tagliati. Reperiremo altrove i fondi che quelle operazioni avrebbero consentito di risparmiare”: queste in sintesi le dichiarazioni dei ministri.

Chiaramente immaginabile la reazione nei territori interessati dalla decisione: nella città di Fermo le reazioni soddisfatte e le dichiarazioni di giubilo per il passo indietro del Governo sono arrivate da tutti i fronti, a cominciare dal sindaco Paolo Calcinaro.