Non crede che il figlio si sia suicidato, come ipotizzato dagli inquirenti di Pescara che hanno avanzato richiesta di archiviazione. E come il padre, nemmeno gli amici riescono a credere all’ipotesi del suicidio. Per questo motivo, il 15 dicembre, ad un anno dalla scomparsa di Roberto Straccia, lo studente di Moresco (FM) ritrovato cadavere sugli scogli del porto di Bari, si terrà una nuova manifestazione. In memoria di Roberto si, e pure per esprimere vicinanza alla famiglia, ma anche come segnale a chi le indagini vorrebbe chiuderle in mancanza di una risposta: come è morto.

E proprio sulle cause della morte dello studente di Moresco, scomparso da Pescara e rinvenuto cadavere a Bari si sta interrogando senza pace il padre Mario, che afferma come sia possibile la pista dell’omicidio perché il figlio poteva aver visto qualcosa che non doveva vedere.
Il ritrovamento inoltre del corpo di di Nicola Bucco, il 53enne accoltellato in un appartamento del centro di Pescara, è un altro indizio che qualcosa poteva essere successo e che Roberto, correndo, poteva essere incappato in qualcosa di molto grande.

La manifestazione partirà il 15 dicembre dall’entrata del porto turistico (lungomare sud) di Pescara alle 14:30 per un corteo verso piazza Salotto. Il titolo “Per Roberto in cammino verso la verità” è di per sè esplicativo, ma ulteriori informazioni possono essere trovate sul blog e sulla pagina Facebook.

di Carlo Leone