Fermano gestiva 11 società e 60 milioni di euro: megatruffa fiscale
29 le persone denuciate dalla Guardia di Finanza, tra cui il 66enne fermano, E.P., già condannato per truffa, e il figlio. L’operazione, denominata Great Tower, è stata seguita dalla Procura di Macerata.
Dopo due anni di indagini, è stato ricostruito il patrimonio immobiliare del capo dell’organizzazione criminale (tra cui una villa con un torrione antico da cui prende spunto il nome dell’operazione sopra menzionata), in alcuni casi, intestato a società “cassaforte” controllate da prestanomi.
In tal modo il 66enne fermano era riuscito ad accreditarsi presso diversi istituti di credito, ad aprire vari conti correnti poi movimentati per oltre 60 milioni di euro e a truffare il fisco per oltre 600.000 euro attraverso indebiti rimborsi IVA e un istituto di credito per circa 400.000 euro.
Sono stati complessivamente sequestrati tre abitazioni indipendenti di cui una in costruzione ed un terreno del valore di mercato di circa un milione di euro; quote societarie riferibili a 11 società di capitali con sedi legali ed amministrative nelle regioni Marche, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna; 9 autovetture di cui 4 di grossa cilindrata; saldi attivi di 15 conti correnti intestati agli indagati.
Rilevate anche violazioni alla normativa antiriciclaggio per importi rilevanti: , sanzionati 10 i funzionari di banca, dipendenti di 9 istituti di credito di rilevanza nazionale per aver omesso di segnalare le operazioni finanziarie sospette. La cifre ammonta a di circa 3,7 milioni di euro.
di Redazione
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