Andrea Santori: “Tessuto economico tra i più dinamici d’Italia, abbiamo numeri per la sede della Grande Provincia proprio a Fermo”.

Nasce un comitato contro il provvedimento di soppressione della Provincia di Fermo per effetto del decreto di “spending review” del Governo Monti. La mobilitazione è trasversale e raccoglie tutte le categorie produttive del Fermano di cui Confindustria Fermo, attraverso il presidente Andrea Santori, si fa portavoce e che si sono incontrate sabato scorso per innescare concretamente la mobilitazione.

Si è già costituito un tavolo permanente di coordinamento formato dalle principali associazioni di categoria e produttive del territorio provinciale come Camera di Commercio, Unione provinciale agricoltori, Confcommercio, Confesercenti , CNA, Confartigianato e  Fondazione Carifermo. Nel Comitato, di cui fa parte anche Ubaldo Renzi, è stato  nominato presidente onorario  il Cavaliere Luigi Vitali.

La massiccia partecipazione al vertice ha testimoniato l’ importanza dell’argomento e soprattutto l’ importanza del nostro territorio nell’ equilibro della futura Macro-Provincia.  Ma per il Fermano parlano le cifre.  Da quando Fermo non è più solo un numero nelle statistiche della Provincia di Ascoli, il territorio Fermano è balzato tra i primi posti, a livello nazionale, nei dati relativi al tasso di export e di solidità economica.  In questo territorio il tessuto economico è capace di competere a livello mondiale e questo deve contare.

Altro aspetto numerico da sottolineare sono i costi della nostra provincia:  essendo nata in tempo di crisi, ha avuto subito una impostazione all’insegna dell’ efficienza e dei costi contenuti. Infatti la Provincia di Fermo ha un costo per abitante tra i più bassi d’ Italia con, al contrario, evidenti ricadute sull’ efficentamento della vita dei cittadini. 

In sintesi. Nel Fermano esiste  un tessuto economico tra i più dinamici d’Italia e una amministrazione tra le più snelle ed efficienti, quindi ci sono tutti i presupposti per dare garanzie sulla sede della Grande Provincia proprio a Fermo.  Nella logica di paludate alleanze politico-affaristiche e della recente storia, il capoluogo dovrebbe essere ubicato sicuramente in un luogo diverso da Fermo ma nella storia attuale e futura ciò che conta sono i numeri e questi portano sempre in primo piano: L’efficienza, l’ operosità, la capacità di produrre ricchezza, la centralità geografica di Fermo.

Su questi aspetti, le categorie produttive del Fermano hanno deciso di sviluppare un coordinamento per far valere il peso della realtà odierna a dispetto di una storia che ci ha sempre visti sotto il giogo di altri territori. 

Secondo il Comitato occorre guardare al futuro con la forza dei numeri che il Fermano può vantare. I giochi di bottega non sono mai stati nel DNA dei fermani che per una volta hanno cominciato a pensare che devono far valere il peso che hanno.

L’ intento, condiviso da tutti gli intervenuti alla riunione, è quello di realizzare un progetto di sviluppo che sia coerente con tutti i territori trasformando una imposizione in una opportunità irripetibile. Proprio per il valore che rappresenta  questa nuova geografica dovremo ragionare tutti: politici, istituzioni, mondo produttivo con nuovi schemi. Fermo ha cominciato a lavorare sul nuovo. Il cambio di passo rappresentato dalla costituzione di questo coordinamento intende superare la logica delle singole associazioni orientando tutti ad agire per il bene comune del territorio Fermano.

da Confindustria Fermo