Nella notte di martedì 17 luglio, verso l’orario di chiusura, dei malviventi hanno fatto irruzione nella gelateria Amati di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo. Avevano il volto travisato ed erano armati di pistola e coltello: i ladri hanno puntato le armi contro il titolare e la barista, si son fatti consegnare i soldi e poi sono fuggiti.

Era da poco passata l’1.30 quando le tre persone con la pelle olivastra sono giunte a piedi davanti alla gelateria sul lungomare. Due rapinatori sono entrati: uno indossava un casco, mentre l’altro era coperto da una bandana. Fuori è rimasto il terzo complice per controllare che non arrivasse nessuno: anche lui aveva il volto coperto da un casco.

L’azione del malviventi è stata veloce e non ha dato modo alla barista e ai due titolari – marito e moglie – di reagire. Uno dei malviventi ha puntato la pistola alla testa del titolare e l’altro ha minacciato la barista con un coltello. La titolare si trovava sul retro e quando è uscita si è trovata di fronte all’agghiacciante scena: non ha potuto far altro che consegnar ai rapinatori l’incasso della serata. I malviventi sono poi fuggiti nelle vie adiacenti, dove probabilmente ad aspettarli vi era un’auto.

Scampato il pericolo i titolari hanno subito chiamato il 113: sul posto sono giunte due pattuglie della squadra volante della polizia di Fermo che ha dato la caccia ai rapinatori tutta la notte, ma senza esiti positivi.

Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, sembra che i tre si fossero recati nel pomeriggio a fare un sopralluogo con la scusa di prendere un gelato. Uno di loro era entrato e gli altri erano rimasti fuori: probabilmente si tratta di magrebini.

Gli uomini del commissariato hanno avviato le indagini ed hanno fermato alcune persone per interrogarle: gli inquirenti stanno indagando soprattutto nel mondo della criminalità, legato alla tossicodipendenza.

di Veronica Crognaletti