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Stefano Accorsi arriva a Montegiorgio con “Decamerone – vizi, virtù, passioni”

L'adattamento dell'opera del Boccaccio, per la regia di Marco Baliani, va in scena all'Alaleona il 15 febbraio

Decamerone - vizi, virtù, passioni - Foto Filippo Manzini

C’è grande attesa per la quarta proposta della stagione del massimo montegiorgese ancora una volta “tutto esaurito”. A calcare le scene dell’Alaleona sarà la compagnia Nuovo Teatro con Stefano Accorsi mattatore e protagonista.

Sulla strada del progetto “grandi italiani”, dopo le rime dell’Ariosto, l’attore bolognese e il regista Marco Balani incontrano le novelle del Boccaccio con Decamerone – vizi, virtù, passioni. Attore, regista e drammaturgo, Baliani costruisce per Accorsi, attore che vive sempre più la sua professione tra palcoscenico, cinema e televisione, uno spettacolo in cui si dipana il mistero della vita stessa, un’amarezza lucida che risvegli di colpo la coscienza, facendo scoprire al pubblico che “il re è nudo” e che per liberarci dalla “peste” dobbiamo partire dalle nostre fragilità e debolezze. Perché le storie servono a rendere il mondo meno terribile. Finché si racconta, finché c’è una voce che narra, siamo ancora vivi.

LA STORIA
La città di Firenze è appestata, la morte è in agguato. Ci si ritira in collina per proteggersi e difendersi dal flagello implacabile. Serve un modo per passare le lunghe giornate. Servono storie che facciano dimenticare, storie di amori ridicoli, erotici, furiosi; storie rozze, spietate, sentimentali, grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la vita reale là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda.

NOTE DI REGIA
Le storie servono a rendere il mondo meno terribile, a immaginare altre vite, diverse da quella che si sta faticosamente vivendo.
Le storie servono ad allontanare, per un poco di tempo, l’alito della morte.

Finché si racconta, e c’è una voce che narra siamo ancora vivi, lui o lei che racconta e noi che ascoltiamo.

Per questo nel Decamerone ci si sposta da Firenze verso la collina e lì si principia a raccontare. La città è appestata, servono storie che facciano dimenticare, storie di amori, erotici, furiosi, storie grottesche, paurose, purché siano storie, e raccontate bene, perché la morte là fuori si avvicina con denti affilati e agogna la preda.

Abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del Decamerone di Boccaccio perché oggi ad essere appestato è il nostro vivere civile. Percepiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare.

In questa progressiva perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti.

Per ricordare che possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e naturali, un’altra Italia, che non compare nei bollettini della disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce.

Per raccontarci storie che ci rendano più aperti alla possibilità di altre esistenze, fuori da questo reality in cui ci ritroviamo a recitare come partecipanti di un globale Grande Fratello.

Perché anche se le storie sembrano buffe, quegli amorazzi triviali, quelle strafottenti invenzioni che muovono al riso e allo sberleffo, mostrano poi, sotto sotto, il mistero della vita stessa o quell’amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza. Potremmo così scoprire che il re è nudo, e che per liberarci dall’appestamento, dobbiamo partire dalle nostre fragilità e debolezze, riconoscerle e riderci sopra, magari digrignando i denti.

Marco Baliani

Decamerone - vizi, virtù, passioni - Foto Filippo ManziniDecamerone - vizi, virtù, passioni - Foto Filippo ManziniDecamerone - vizi, virtù, passioni - Foto Filippo Manzini

Domenica 15 FEBBRAIO 2015
Nuovo Teatro
in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola
DECAMERONE
vizi, virtù, passioni
liberamente tratto da ‘Il Decamerone’ di Giovanni Boccaccio

con

STEFANO ACCORSI – PANFILO – Mastro di Brigata
SALVATORE ARENA – FILOSTRATO – Il fedele
SILVIA BRIOZZO – ELISSA – La generosa
FONTE FANTASIA – PAMPINEA – La giovine
MARIANO NIEDDU – DIONEO – Lo scaltro
NAIKE ANNA SILIPO – FIAMMETTA – L’innamorata

Adattamento Marco Baliani
drammaturgia Maria Maglietta
scene e costumi Carlo Sala
disegno luci Luca Barbati

regia MARCO BALIANI

Biglietti da 10 a 20 euro, in prevendita in tutte le filiali CARIFERMO e circuito LIVETICKET (www.liveticket.it/teatroservice)
Info e prenotazioni 0734/952067 oppure 0735/736302
www.teatroalaleona.it

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