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A Montegiorgio “L’Importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde

Già sold-out il terzo appuntamento di stagione al Teatro Alaleona, con Geppy Gleijeses, Lucia Poli e Marianella Bargilli

L'Importanza di chiamarsi Ernesto a Montegiorgio - Foto Federico Riva

Ancora un tutto esaurito per la stagione del Teatro Alaleona di Montegiorgio. In questo terzo appuntamento dell’Alta Stagione il massimo montegiorgese presenta un classico della drammaturgia europea firmato da Oscar Wilde.

The Importance of being Ernst è stata definita “la più bella commedia di tutti i tempi”.
Venerdì 30 gennaio 2015 il Teatro Quirino Vittorio Gassman, con la traduzione di Masolino D’Amico, la presenta a Montegiorgio, dopo più di dieci anni dallo strepitoso successo, con la regia e l’interpretazione di Geppy Gleijeses con Lucia Poli e con l’inserimento di Marianella Bargilli e con Orazio Stracuzzi, Valeria Contadino, Renata, Zamengo Giordana Morandini e Luciano D’Amico.

L’opera debuttò al St. James’s Theatre di Londra il 14 febbraio 1895. Malgrado lo strepitoso successo riportato alla prima“in cinquantatré anni di palcoscenico non ricordo un trionfo maggiore”, avrebbe ricordato Allan Aynesworth molti anni dopo: “il pubblico si alzò tutto in piedi e non cessava di acclamare” – fu smontata dopo appena 6 repliche, come conseguenza dello scandalo in cui Wilde si era andato a cacciare querelando per diffamazione Lord Queensberry che lo aveva pubblicamente tacciato di sodomia.

Ultimo lavoro teatrale di Wilde e diversissimo dai precedenti, The importance ha provocato molte congetture sul corso che l’evoluzione del drammaturgo, e di conseguenza forse di tutto il teatro inglese, avrebbe potuto prendere senza l’intervento della magistratura. L’eterea verbalità di The importance, dove tutti – non solo il cinico di turno – si esprimono mediante paradossi squisiti, si accompagna, non dimentichiamolo, a un senso visivo di teatralissima efficacia. Benché più rare che nei lavori precedenti, le didascalie sono molto suggestive dell’esecuzione ideale e l’apparizione di Jack Worthing in lutto stretto per la morte dell’immaginario fratello Ernest è un colpo di scena giustamente rimasto famoso.

Dalle didascalie si capisce anche lo stile di recitazione che Wilde desiderava, cioè assolutamente non farsesco e nemmeno, d’altro canto, realistico. I personaggi debbono cioè scambiarsi le battute con perfetta naturalezza, senza mostrare di ritenerle spiritose e senza tentare di giustificarle caratterizzandosi come eccentrici. Evidentemente The importance vive anche avulsa dal contesto storico che la produsse. Prendiamo il caso della formidabile Lady Bracknell, vittoriana quanto più non si potrebbe ma al contempo eterna e universale come Falstaff.

L'Importanza di chiamarsi Ernesto a Montegiorgio - Foto Federico RivaL'Importanza di chiamarsi Ernesto a Montegiorgio - Foto Federico RivaL'Importanza di chiamarsi Ernesto a Montegiorgio - Foto Federico Riva

Biglietti da 10 a 20 euro, in prevendita in tutte le filiali CARIFERMO e circuito LIVETICKET (www.liveticket.it/teatroservice)
Info e prenotazioni 0734/952067 oppure 0735/736302
www.teatroalaleona.it

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