Spettacolo “Lu nidu de li cucà”
Il Teatro comunale di Porto San Giorgio ospiterà venerdì 30 aprile alle ore 21.30 (in replica domenica 2 maggio alle 11.30) la commedia in vernacolo “Lu nidu de li cucà”, scritta da Cesare Catà e portata in scena dalla compagnia Quinta dimensione.
Un’opera teatrale ispirata ad “Ai no Fuan”, dell’autore giapponese Mishima Yukio. “Una sorta di antesignano di situazioni di malessere sociale vicine alla condizione dell’adolescenza odierna – spiega il regista dello spettacolo Lorenzo Roscioli – Tutto è incentrato su una gravidanza inattesa che squarcia un amore tra due giovani nato sotto i migliori auspici. Una gravidanza che amplifica il loro malessere. Trovo si tratti di un testo straordinario, con una profonda contrapposizione intergenerazionale, che insolitamente viene presentato in dialetto. Per i temi che affronta poteva tranquillamente essere proposto in italiano. Catà l’ha scritta in vernacolo per marcata devozione territoriale. Un’opera importante, con marcati riferimenti filosofici, con un epilogo tragico che però apre ad una riflessione a tutto tondo, laica, agnostica o religiosa. Non mancano citazioni letterarie, come quella a Virginia Woolf. Trovo magnifica l’allegoria del Nido de li cucà, che dà titolo allo spettacolo. Nido come simbolo del luogo in cui sono riposti sogni e passioni. I cucà, i gabbiani, non hanno un nido, quindi non hanno un luogo a cui ritornare, è come se non morissero mai”.
Sono stati scelti attori navigati. Per la compagnia Quinta dimensione si tratta della prima volta con un’opera drammatica, dopo tanti successi con le commedie brillanti. Una dimostrazione di versatilità degli attori davvero notevole. Gli interpreti saranno Mirko Abbruzzetti, Sara Offidani, Lorenzo Rosati, Angela D’Amen, Stefano Scatasta, Fabio Re, Cristian Mecozzi, Piero Perfini, Giuliana Moretti, Nunzia Luciani, Euro Cestarelli, Gabriella Moretti, Martina Mobili, Francesca Negrini, Giulia Zubini. Le musiche saranno eseguite dal maestro Pierpaolo Ottavi. Ben 62 i cambi di scena gestiti da Guido Scatasta e Tony Russo. Tra il personale dietro le quinte Pietro Ladowski, Peppe e Federica Trevisani.
Auspica le migliori fortune per la piece teatrale il sindaco Andrea Agostini: “Cesare Catà scrive un dramma in vernacolo di estrema attualità. Un’esperienza rara nel panorama letterario. Si racconta l’incapacità dei giovani di affrontare e sostenere una nuova vita: questo il fulcro attorno a cui si sviluppa la narrazione. Il tema dell’amore, dell’affidamento e della speranza percorrono lo spettacolo, fino al racconto di un feto, che arriva a esprimersi pur non avendo mai visto la vita”.
Dal Comune di Porto San Giorgio
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