In merito all’articolo apparso domenica 7 febbraio sul Corriere Adriatico, in cui si scriveva che le telecamere in zona Fratte sono  ancora spente, l’assessore alle Politiche per la Sicurezza Urbana Monica Leoni ha precisato quanto segue: “Non corrisponde a verità che le telecamere in zona Fratte sono ancora spente e fuori servizio.”

“Il sistema di videosorveglianza infatti è stato ripristinato ed è perfettamente attivo e funzionante. Inoltre, sempre per potenziare la sicurezza della città, verranno installate anche altre telecamere di cui: una in zona Fratte, due nei punti nevralgici del centro ed altre ancora presso il comando di polizia municipale e pertinenze. Telecamere che vanno ad integrare quelle già presenti nelle aree adiacenti gli edifici comunali. La finalità era ed è quella di tutelare nel migliore dei modi la sicurezza e il benessere urbano di tutti i nostri cittadini”.  Sulla stessa linea di pensiero si è posto il sindaco Mario Andrenacci: “Il comune di Porto Sant’Elpidio- ha concluso il primo cittadino- è stato il primo in Italia a utilizzare le telecamere e dal 2002 ad oggi sono stati raggiunti risultati significativi. Il sistema di video sorveglianza infatti ha contribuito a ridimensionare il fenomeno in maniera consistente, dissuadendo i clienti sia sotto il profilo psicologico che delle sanzioni amministrative del codice della strada, in quanto le aree interessate sono state sottoposte a divieto di sosta e di fermata dalle 22 alle 6. Purtroppo il guasto al sistema causato da un incidente stradale aveva provocato un temporaneo stop al funzionamento delle videocamere, ora però questo problema non sussiste più. L’obiettivo è proprio quello di combattere il fenomeno della prostituzione su più fronti avvalendoci di strumenti tecnici, coinvolgendo le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato che operano nel settore”.          

Dal Comune di Porto Sant’Elpidio