La regione Marche ha informato nella mattinatadel 24 novembre il sindaco di Porto San Giorgio dell’invio di una lettera al Consiglio dei Ministri in cui si richiede formalmente la dichiarazione dello stato di emergenza (previsto dall’art. 5 della legge 225 del 1992) in merito ai danni provocati dalle intense precipitazioni degli scorsi giorni. 

“Gli smottamenti di terreno – nota il presidente della Regione Gian Mario Spacca nella lettera – gli allagamenti e le frane hanno interessato in particolare una vasta area di territorio in provincia di Ascoli Piceno e la limitrofa provincia di Macerata dove la viabilità autostradale, statale, provinciale e comunale è stata messa a serio rischio. Tutte le amministrazioni interessate si sono prontamente attivate per la messa in sicurezza dei sottopassi stradali e ferroviari invasi dalle acque e dal fango, per la pulizia delle strade e dei marciapiedi e per consentire il ripristino della viabilità veicolare e pedonale”. Danni, come nota Spacca nella missiva in base alla relazione predisposta dalla Protezione civile, “non fronteggiabili con mezzi ordinari”.
La Regione ha fatto inoltre presente che la quantificazione del danno potrà essere stimata per la fine di questa settimana. “Prendo atto con soddisfazione dell’invio della lettera al Consiglio dei Ministri – commenta il sindaco di Porto San Giorgio Andrea Agostini – e ringrazio il presidente della Regione Gian Mario Spacca per essersi tempestivamente attivato, come promesso, per la richiesta dello stato di emergenza”.
Ad oggi, in Comune sono cinque le richieste di risarcimento pervenute da parte di residenti o gestori di esercizi pubblici, per i danni subiti dall’alluvione del 14 novembre.
Dal Comune di Porto San Giorgio