La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, che stava lavorando su un’articolata indagine delegata dalla Procura di Fermo, ha scoperto un maxi giro di fatture false per oltre 100 milioni di euro emesse dal 2007 al 2011.

I reati contestati dallae Fiamme Gialle, a seguito dell’operazione “Night and day”, sono associazione per delinquere, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento o distruzione di documentazione contabile, indebite compensazioni d’imposta e falsità in scrittura privata.

Il tutto costituiva una fase nell’ambito di scambi commerciali con la Repubblica di San Marino e altri Paesi comunitari.

Alcune aziende commerciali e manifatturiere del fermano e maceratese – attive nei settori del pellame, accessori per calzature e materie plastiche avevano costituito illeciti crediti Iva, beneficiando quindi di rimborsi e compensazioni non spettanti, mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ovvero le cosiddette “frodi carosello”.
 
I promotori dell’attività illecita sono risultati già arrestati in passato per simili accuse.

Sono state denunciate 32 persone e sequestrati in via preventiva beni mobili e immobili, conti correnti bancari e postali riferibili agli indagati e alle società coinvolte, per circa 33 milioni di euro (tra cui diversi rapporti finanziari e quote societarie, un immobile a uso abitazione e 11 autoveicoli).
 
A seguito di 11 verifiche fiscali la Guardia di Finanza ha scoperto violazioni alle imposte sui redditi (oltre 82 milioni di euro), all’IVA (oltre 31 milioni di euro), indebite compensazioni d’imposte (quasi 3 milioni di euro)e materia imponibile Irap evasa (più di 81 milioni di euro).

Sono state pure fatte contestazioni anche alla normativa antiriciclaggio, per aver trasferito denaro contante oltre le soglie consentite, per oltre 7 milioni e 300 mila euro.

di Redazione