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Gaspari e Romagnoli, ovvero passato, presente e futuro della M&G Videx Grottazzolina!

Massimo Gaspari e Giulio Romagnoli, entrambi ragazzi di marca locale, riempiranno due delle tre caselle dei centrali

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Marchiani, Gaspari, Romagnoli - M&G Videx Grottazzolina

Giusto un paio di giorni fa, nell’annunciare il primo giovane volto nuovo della Serie A Videx 2019-20 (lo schiacciatore classe ’99 Simone Starace), avevamo preannunciato che le conferme non si sarebbero esaurite nei già annunciati Vecchi, Romiti e Minnoni, e che anzi sarebbero proseguite ben più in là.

Bene, è la volta di altri due ragazzi che, pur con esperienze, età e percorsi profondamente diversi, si troveranno a condividere una nuova stagione nella squadra di punta di M&G Scuola Pallavolo.
Cosa hanno in comune? Il ruolo, innanzitutto; ma non solo. Trattasi infatti di due atleti di marca “locale”, uno fermano e l’altro ascolano “dop”. Il primo, Giulio Romagnoli, rappresenta il classico nuovo che avanza; l’altro, Massimo Gaspari, è il volto di chi, in barba alla carta d’identità, di invecchiare non ne ha nemmeno lontanamente la voglia dimostrando che, quando si ha ancora l’entusiasmo di un ragazzino, alternare lo sport di alto livello al lavoro di tutti i giorni non solo è possibile, ma lo è anche con ottimi risultati.

Per loro, per ragioni diverse, vale un pensiero pronunciato dal pluricampione olimpico di nuoto Ian Thorpe, che disse: “Se ce la metto tutta non posso perdere. Forse non vincerò una medaglia d’oro, ma sicuramente vinco la mia battaglia personale. È tutto qui.”

Giulio, con lavoro e sacrificio, è arrivato lì dove tutti vorrebbero e forse nessuno avrebbe creduto che potesse arrivare. Un percorso sportivo atipico il suo, che lo vede iniziare col volley in netto ritardo rispetto a tanti altri, ma anche bruciare le tappe. La sua escalation personale lo ha visto passare dall’essere quarto centrale a completamento dell’organico, fino alla stagione scorsa passata da terzo ed ora, forse, all’essere finalmente titolare. Nel mezzo c’è tanto lavoro da parte sua ma anche, non di meno, da parte di chi in lui non ha mai smesso di credere, ovvero Massimiliano Ortenzi, il suo staff e la dirigenza i quali, quest’estate, non hanno avuto alcun timore di riversare su di lui responsabilità ma anche grande grandissima fiducia.
“Forse titolare”, dicevamo. E quel forse è tutto in Massimo Gaspari, che rappresenta invece ormai una certezza, quello su cui puoi contare sempre, quello che a dispetto dell’età ha chiuso la sua stagione in crescendo e che potrà mettere al servizio di Giulio e dell’altro centrale che arriverà un bagaglio di esperienza davvero infinito, sotto tutti i punti di vista. Entrambi, per tornare alla frase di Thorpe, hanno dimostrato che mettendocela tutta si può arrivare a traguardi impensabili, oltre i limiti tecnici e aldilà del tempo che passa.

Partiamo dunque dalle parole di chi la Serie A l’ha vissuta a lungo, poi l’ha persa e in maglia Videx, un paio di stagioni fa, l’ha anche ritrovata. Per Massimo Gaspari, dunque, l’occasione come per Mattia Minnoni di aggiungere al proprio infinito palmares sportivo anche la partecipazione ad un campionato nuovo di zecca: “Sono sicuro che il prossimo campionato sarà molto equilibrato, sento che sono in allestimento ottime squadre. Noi dal canto nostro non saremo da meno, la società è riuscita portare a Grottazzolina giocatori importanti che sicuramente ci aiuteranno ad essere tra le pretendenti per il salto di categoria. Da parte mia l’obiettivo è riconfermare quanto di buono fatto l’anno scorso, al tempo stesso aiutando la società nel lanciare i giovani ed aiutarli a crescere.”

E qui, necessariamente, entra in gioco colui che più di altri potrà beneficiare di questo “aiuto”, ovvero Giulio Romagnoli: “Credo di aver fatto un buon percorso finora, sono cresciuto tecnicamente ma posso migliorare ancora molto; di strada ne ho ancora parecchia da fare, e spero di essere all’altezza della fiducia riposta in me dalla società. Più di tutti, però, spero di divertirmi aiutando la squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati.”

Alla domanda, secca e diretta, di dirci se qualche anno fa, quando ha iniziato a giocare a pallavolo, avrebbe mai pensato di arrivare in serie A, la sua risposta è altrettanto diretta e disarmante: “No, davvero non ci avrei mai pensato.” E invece Thorpe aveva proprio ragione, sebbene per permettere ad un qualsiasi giovane di crescere e di avere certe opportunità serva anche l’ambiente adatto. Un ambiente aperto, che anziché chiudersi in se stesso per custodire i propri segreti (che poi non esistono) non ha alcuna remora di uscire dai propri confini se questo può significare aiutare un proprio giovane a maturare, tecnicamente e come uomo. Nel casi di Giulio, ad esempio, la partecipazione alla post-season organizzata da Trentino Volley ha consentito al giovane talento fermano (tra i più giovani in elenco) di allenarsi agli ordini di un grandissimo quale Angelo Lorenzetti: “Una esperienza fantastica, ho avuto l’opportunità di allenarmi con tanti altri giovani dal nome già importante sulle spalle (Mazzone, Cristofaletti, Codarin, Cargioli, Cortesia e tanti altri), seguito da un maestro straordinario come Lorenzetti. Mi hanno insegnato molti dettagli tecnici che a primo impatto possono sembrare poco importanti ma che invece fanno la differenza tra un giocatore di medio e uno di alto livello, un percorso di grande crescita formativa sotto tutti i punti di vista.”

Massimo e Giulio, passato presente e futuro..

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