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“Vestire gli ignudi”: ultimo appuntamento a Fermo con rassegna Classico Contemporaneo

Mercoledì 4 aprile al Teatro dell'Aquila l'opera di Luigi Pirandello

Teatro dell'Aquila - Fermo

Ultimo appuntamento mercoledì 4 aprile al Teatro Teatro dell’Aquila di Fermo di Classico contemporaneo, la stagione dedicata alle esperienze più contemporanee promossa – accanto a quella di prosa – dal Comune di Fermo e dall’AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. In scena Vestire gli ignudi di Luigi Pirandello, adattamento e regia di Gaetano Aronica.

Con Classico Contemporaneo prosegue anche Scuola di platea, seguitissimo progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso dall’AMAT e dal Comune di Fermo. La partecipazione allo spettacolo è solo il momento centrale di un programma che prevede incontri propedeutici e confronti con la compagnia.

“Una giovane donna, Ersilia Drei, viene ritrovata in fin di vita in un giardino pubblico. La sua storia, raccontata da un giornalista, sale alla ribalta delle cronache e diventa un caso nazionale, ma le dichiarazioni della donna provocano uno scandalo che pare trasformarsi in un intrigo inestricabile. Chi è Ersilia Drei? E chi sono gli altri personaggi di questa vicenda che sembra uscire dalle pagine dei giornali di oggi o da un format televisivo specializzato in fatti di cronaca? Vestire gli ignudi è una storia nera – si legge nelle note di regia – che potrebbe essere letta come una seduta psicanalitica.

Il flusso di coscienza della protagonista è lo specchio deformante che smaschera la vera natura degli altri personaggi, facendone emergere il lato oscuro, a tratti terribile. Il testo è attraversato da una violenza sotterranea, da una volontà di sopraffazione che è per i personaggi del dramma, ragione stessa del proprio vivere. Tutti cercano di dissimulare il desiderio di trasgressione con un pietistico sentimentalismo e un buonismo di facciata sotto i quali si nasconde il più spietato egoismo. Vestire gli ignudi è una storia di sesso, potere e visibilità mediatica che sembra scritta ai giorni nostri. Ed è soprattutto la storia di una libertà, di una ribellione ad una società imprigionata nei meccanismi della forma. Il contrasto fra maschile e femminile si incarna in quest’opera, nelle celebre dicotomia pirandelliana tra forma e vita.

Pirandello scrisse Vestire gli ignudi nel 1922, mentre I Sei Personaggi in cerca d’autore imperversava con successo sui palcoscenici d’Europa. Ho sempre pensato che il fantasma di quel capolavoro dovesse ancora aleggiare nella mente dello scrittore. Non a caso, Ersilia Drei è considerata a più voci come il settimo personaggio pirandelliano in cerca d’autore, con una differenza: quelli compaiono evocati dalla mente di chi li ha creati; lei arriva direttamente dalla strada”.

Gli attori in scena sono Andrea Tidona, Vittoria Faro, Gaetano Aronica, Stefano Trizzino, Barbara Capucci e Fabrizio Milano. Scene e costumi sono di Antonia Petrocelli, il disegno luci di Luca Pastore. Lo spettacolo è prodotto da Fondazione Teatro Pirandello.

Informazioni e biglietti: Teatro dell’Aquila 0734 284295. Inizio spettacolo ore 21.

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