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Migrante ucciso a Fermo: torna in libertà Amedeo Mancini

Il Gip del Tribunale fermano ha revocato la misura degli arresti domiciliari per buona condotta del 40enne

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Messaggi e fiori a Fermo dove è stato ucciso Emmanuel Chidi Namdi

Può tornare in libertà Amedeo Mancini, il 40enne di Fermo al quale, a gennaio 2017, era stato accordato il patteggiamento a quattro anni di arresti domiciliari per l’omicidio preterintenzionale di Emmanuel Chidi Namdi, il migrante nigeriano morto dopo un violento litigio in strada, nei pressi del centro di Fermo, a luglio  2016.

La decisione è giunta dal Gip del Tribunale fermano, Maria Grazia Leopardi, che ha revocato gli arresti di Mancini, limitando i suoi obblighi a quello della firma quotidiana presso la caserma dei Carabinieri.

Alla base della decisione del giudice, la buona condotta tenuta dal 40enne sia nel periodo trascorso in carcere, nel periodo immediatamente successivo alla morte del migrante ospitato a Fermo, sia nei mesi di arresti domiciliari, durante i quali Mancini aveva ottenuto il permesso di uscire di casa per svolgere dei lavori nei suoi campi.

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