Troppa forza in quelle coltellate portate al petto, troppi dubbi sulle intenzioni suicide, a cui la famiglia non vuole credere. Sulla morte del giovane studente di FermoGiacomo Nicolai avanza con prepotenza l’ipotesi dell’omicidio, sui cui stanno lavorando gli inquirenti di Roma e Valencia.

La polizia spagnola, che inizialmente aveva classificato come suicidio le circostanze della morte del fermano, sta infatti indagando in sinergia con quella italiana, spinta a proseguire nel fare chiarezza sull’accaduto, dopo che dall’autopsia svolta in Italia sulla salma di Nicolai sono emersi elementi che sarebbero incompatibili con l’ipotesi del suicidio.

In particolare, sarebbe stato rilevato come le coltellate che hanno trafitto il torace di Giacomo Nicolai potrebbero essere state inferte con una forza che egli non avrebbe potuto esercitare su sè stesso. Parte da qui la ricostruzione delle ultime ore di vita dello studente, trovato cadavere nel suo letto dai suoi coinquilini, con i quali divideva un appartamento a Valencia, dove stava seguendo il programma Erasmus.

Alla dinamica incerta, si sommano i comportamenti raccontati da famigliari e amici di Nicolai, secondo i quali il giovane non avrebbe potuto coltivare intenti suicidi: si sta lavorando anche su questo fronte più psicologico per capire il perchè di questa tragica morte.