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“Porto San Giorgio ha bisogno di continuità amministrativa”

Ne è convinto il consigliere uscente, Giorgio Raccichini

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Panorama di Porto San Giorgio

Porto San Giorgio ha bisogno di continuità amministrativa all’insegna dell’onestà, del buon governo, del dialogo costruttivo. La serietà di cui ha dato prova la maggioranza uscente, la quale ha saputo superare momenti di difficoltà e divisioni di natura politico-ideologica attraverso il rispetto e il dialogo e mediante un’attenzione costante al programma amministrativo, è stata pure il frutto della sapienza con la quale il Sindaco Loira ha guidato la sua coalizione.

Se oggi molti problemi di Porto San Giorgio sono stati affrontati e risolti, se su altri sono state impostate delle linee guida, se il bilancio dell’ente è stato gestito positivamente nonostante i tempi non facili per le casse degli enti comunali, tutto questo è innanzitutto merito di chi ha saputo gestire i rapporti nella sua maggioranza. Questa propensione all’ascolto e al dialogo è stata pure, a mio avviso, una costante del rapporto del Sindaco con la città nel suo complesso. Porto San Giorgio ha bisogno pertanto di una continuità con questo Sindaco e con i valori da lui rappresentati e non con esperienze precedenti ingloriosamente terminate.

Ognuno può aver motivo di polemizzare su qualcosa che è stato fatto o non è stato realizzato nel corso di questi cinque anni. D’altra parte nelle cose umane non esiste la perfezione assoluta, né si può pretendere di avere un’Amministrazione a propria immagine e somiglianza. Quel che è certo è che Loira garantisce un approccio concreto ai problemi della città e l’inclusività sociale, come ben dimostrato dalla particolare attenzione rivolta al problema delle barriere architettoniche e dal sostegno finanziario costante, senza taglio alcuno, ai servizi sociali e all’istruzione. E a proposito di inclusività, devo brevemente rispondere alle parole di Bragagnolo, di cui ho avuto modo di apprezzare l’attaccamento alla città. Tuttavia non è possibile, a mio parere, nel momento in cui si cerca di andare incontro alle esigenze dei più bisognosi, tramite l’assegnazione di due appartamenti, porre un vincolo relativo alla durata della residenza. Un residente è un residente al di là degli anni da cui è presente in città e ha gli stessi diritti di chi lo è da una vita. Ci piacerebbe che lo stesso trattamento fosse riservato ai concittadini sangiorgesi che, per varie ragioni di vita, decidono di andare a vivere in altri Comuni.

C’è qualcuno, in questa campagna elettorale, e non è il sopra citato Bragagnolo, che cerca visibilità attraverso la rissa verbale, praticata forse allo scopo di accreditarsi maggiormente tra l’elettorato di destra. Poco male per la città se la rissa di basso livello rimane confinata alla fase della campagna elettorale, ma estremamente dannosa diventerebbe nello sciagurato caso dovesse caratterizzare coloro che saranno chiamati alla guida della comunità.

Niente di tutto questo ha mai caratterizzato le forze politiche e le persone che hanno sostenuto e sostengono Loira che preferiscono il rapporto costruttivo sia tra di loro che verso l’esterno. Anche per quest’atteggiamento, mentre cinque anni fa si imponeva il cambiamento, oggi si impone la necessità della continuità.

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