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Dalla nebbia del San Paolo di Montegiorgio sbuca Pascià Lest e fa suo il Palio dei Comuni

Con il figlio del mitico Varenne fa festa Magliano di Tenna, che per la terza volta incide il suo nome sull'albo d'oro del palio dei Comuni

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Magliano di Tenna vincitore del Palio dei Comuni 2016

Erano alcuni anni che al Palio dei Comuni di Montegiorgio non si registrava un pubblico tanto numeroso. Più di seimila presenze per un’ippica che ancora non riesce a uscire dal pantano è un risultato che fa ben sperare e ricompensa quanti hanno lavorato per la riuscita della manifestazione.

Il merito è in buona parte dei Comuni che hanno partecipato con rinnovata passione, i Comuni che, nonostante le tante ferite procurate dal terremoto, con la loro adesione hanno voluto onorare il Palio che, a sua volta, ha risposto offrendo loro un’ampia visibilità mediatica.

Domenica 20 novembre all’ippodromo San Paolo abbiamo vissuto una giornata di festa popolare e di grande ippica. Alla fine l’ha spuntata Magliano di Tenna, il Comune che per primo aveva vinto il Palio nel lontano 1989 e che, a distanza di tanti anni, lo aveva conquistato per la seconda volta lo scorso anno. Lo ha fatto con un cavallo che, come si usa dire, non poteva perdere, Pascià Lest, di proprietà italiana ma allenato in Francia da Fabrice Souloy. Troppo netto il divario tra il figlio di Varenne e gli altri.

Magliano di Tenna vincitore del Palio dei Comuni 2016I Comuni avversari speravano in una “debacle” di quello che unanimemente era considerato il netto favorito, magari appellandosi al fatto che spesso in passato il Palio ha tradito Campioni che già prima di correre sembravano avere il successo in tasca. Dunque ha vinto Pascià e, per non lasciare dubbi sulla sua superiorità, ha vinto la batteria con il piglio del più forte, in testa da un capo all’altro e chiusa in spinta facendo segnare un ottimo 11.8, quindi, con un percorso fotocopia, si è ripetuto nella finale migliorandosi a media di 11.4 a soli due decimi dal record della pista che appartiene a Mack Grace Sm.

Gli altri, partendo dai più attesi, in particolare il francese Trum Dairper e lo svedese Increased Workload, hanno procurato una grande delusione, il primo al Comune di Fermo, che sembra aver perso il fiuto per il cavallo vincente, il secondo a quello di Massa Fermana, che avendo scelto per primo la sera dell’abbinamento aveva creduto di aver preso un degno rappresentante. Truman, che in batteria aveva conquistato il quarto posto utile per disputare la finale solo grazie all’errore in retta d’arrivo di Osiride Grif che lo precedeva, alla resa dei conti naufragava finendo con lo sbagliare. Increased, in batteria, nel tentativo di andare in testa sbagliava e tornava anzitempo nelle scuderie.

Un’altra che nell’analisi tecnica della corsa meritava riguardo era la scelta del Comune di Montegiorgio Sharon Gar. La femmina da Varenne e Geneve Gar si imponeva con un gran finale in batteria alimentando le speranze del Comune ospitante, in finale però accusava qualche problema e finiva con lo sbagliare. Bene al contrario alcuni meno attesi, ma senz’altro competitivi come si rivelavano alla prova dei fatti, ovvero i tre presentati da Mario Minopli Jr. in particolare Tatoo Del Ronco che vinceva la propria batteria e si classificava terzo nella finale, e Positano D’Ete che, terzo nella batteria vinta da Sharon Gar, in finale, nelle mani di Enrico Bellei finiva dietro il Pascià di Pietro Gubellini.

Al termine in mezzo alla nebbia che si era fatta piuttosto intensa prima della finale, mentre in cielo si alzavano fuochi d’artificio dai colori ovattati i tifosi del Comune di Magliano Di Tenna facevano festa senza privarsi del gusto di lanciare qualche sfottò agli amici-nemici del Comune di Fermo.

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