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Omicidio migrante a Fermo: Emmanuel non avrebbe brandito il paletto contro l’italiano

Lo riporta Corriere.it, ma si attende ufficialità della perizia del Ris

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Messaggi e fiori a Fermo dove è stato ucciso Emmanuel Chidi Namdi

Sono informazioni da prendere ancora con le molle, ma quello che riporta il sito Corriere.it, edizione digitale del Corriere della Sera, fa trapelare l’esito della perizia del Ris dei Carabinieri sul paletto del segnale stradale che, secondo alcuni testimoni, Emmanuel Chidi Namdi avrebbe utilizzato per colpire Amedeo Mancini, il fermano che lo ha poi ucciso con un pugno e che in carcere per questo.

Secondo la testata nazionale, sul paletto di metallo non ci sarebbe il DNA del migrante che era ospitato a Fermo in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato, e che nel capoluogo ha trovato la morte.

Un esito di questo tipo, se confermato, smentirebbe le testimonianze che addebitano al nigeriano l’aggressione a Mancini avvalendosi del corpo contundente, dopo che l’italiano aveva offeso la compagna del migrante con epiteti razzisti.

Sempre secondo la perizia, ci sarebbero invece tracce del fermano sul paletto metallico, ma come detto, queste indiscrezioni attendono ufficialità.

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