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15 marzo: Giornata Nazionale Fiocchetto Lilla contro Disturbi Comportamento Alimentare

Nelle Marche ambulatori specializzati a Fermo, Pesaro e Ancona. Dr.ssa Iacopini (Area Vasta 4): "Fondamentale diagnosi precoce"

Giornata del Fiocchetto Lilla contro i DCA

Il 15 marzo è la “Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla”. L’evento ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) e nasce dall’iniziativa di un padre che a marzo del 2011 ha visto morire la propria figlia di bulimia all’età di 17 anni.

I disturbi del comportamento alimentare (anoressia, ma anche bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata ed altri ancora), sono un problema di salute sempre più diffuso in tutto il mondo occidentale ed anche in Italia esso suscita un crescente allarme sociale. Così nella nostra Regione.

Purtroppo di disturbi del comportamento alimentare (DCA) si continua a parlare troppo poco e questo fa sì che il tema rimanga a tutti i livelli coperto da un fitto velo di ignoranza. A farne le spese sono soprattutto i familiari delle persone colpite, che fanno grande fatica a riconoscere quelli che possono essere i primi sintomi di una così grave malattia.

Per la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare l’ASUR Marche ha attualmente istituito tre ambulatori pubblici rivolti sia all’età adulta che alla fascia d’età adolescenziale: a Pesaro ad Ancona ed a Fermo. Quest’ultimo è diretto dalla Dr.ssa Patrizia Iacopini, referente regionale ASUR per i DCA, ed estende la sua competenza non solo al territorio dell’Area Vasta 4 di Fermo, ma anche alle province di Macerata ed Ascoli Piceno.

Come la Dr.ssa Iacopini sottolinea, i DCA non riguardano più pressoché esclusivamente ragazze adolescenti, bensì si estendono al genere maschile (fino al 20% nella fascia tra i 12 e 17 anni), facendo peraltro registrare un notevole abbassamento dell’età di esordio, che ora arriva fino ai bambini in età prescolare. Né dalla malattia va esente la popolazione adulta (basti pensare che sono circa 40.000 le donne adulte che nelle Marche ne soffrono).

E’ fin troppo facile scambiare le prime avvisaglie in età giovanile per delle momentanee crisi fisiologiche. Ma a volte cambiamento di umore, irascibilità, insofferenza, tendenza all’isolamento, non sono affatto “capricci” adolescenziali, bensì precedono di qualche mese soltanto, o forse meno, il conclamarsi dei sintomi veri e propri appartenenti ad un Disturbo Alimentare, come: il rifiuto del cibo, l’ossessione per il peso, il conteggio delle calorie, iperattività fisica, il disagio per il proprio corpo, ecc… .

“Assolutamente fondamentali – dice la stessa Dr.ssa Iacopini – sono la diagnosi precoce, l’individuazione tempestiva del disturbo, l’appropriatezza delle cure e la continuità dei trattamenti terapeutici. Ma altrettanto rilevante è capire che i DCA richiedono un approccio multidisciplinare (psichiatrico, psicologico, dietologico, internistico, endocrinologico …). Di qui l’importanza di rivolgersi a degli appropriati centri ambulatoriali nei quali operino specialisti del settore”.

“Né si può non parlare – sottolinea infine la Dr.ssa Iacopini – di quanto determinante possa essere il coinvolgimento delle famiglie quale fattore decisivo di guarigione”.

Sono diverse le associazioni dei familiari nate nella nostra regione. FADA Associazione Fermana Disturbi Alimentari è nata nel 2011 con l’impegno di fare da ponte tra le famiglie, i pazienti e le istituzioni, per poter garantire delle risposte alle richieste di un disturbo così complesso con elevato tasso di mortalità.

da Associazione FADA

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