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Al via a Porto Sant’Elpidio la quarta edizione di “Parlare Futuro – Lezioni d’Autore”

Ciclo d'incontri con artisti, filosofi, musicisti, scrittori, matematici. Ospiti Crepet, Godano, Toraldi di Francia, Kawano e Vesprini

Presentazione di Parlare Futuro a Porto Sant'Elpidio

Si aprirà al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio giovedì 26 novembre alle ore 21.15 la quarta edizione di Parlare Futuro – Lezioni d’Autore. La novità della fortunata rassegna,in questo tormentato 2015, è l’essere dedicata ai giovani.

Non sulla carta, non nella vuotezza delle parole che spesso si odono da più parti, ma “per i giovani” come volani del futuro, agenti di cambiamento in una società globale che stenta ad accettare la necessità della metamorfosi. La rassegna partirà dai nuovi linguaggi e codici giovanili in ambiti specifici come l’arte, la musica, la filosofia. Ed è l’opera di un giovane e talentuoso artista marchigiano, Giulio Vesprini, a costituire il fondamento della quarta edizione di Parlare Futuro. L’artista realizzerà per il 3 dicembre (giorno dell’inaugurazione) un’opera (cabina dell’Enel in via Mameli di Porto Sant’Elpidio) che sarà in linea con il fil rouge della rassegna.

Il ciclo di incontri è promosso dall’Assessorato al turismo e alle politiche giovanili del Comune di Porto Sant’Elpidio, con il patrocinio della provincia di Fermo, dell’Ambito XX e del Polo Scolastico ISITPS della città, e con il contributo di numerosi sponsor privati. La rassegna che negli anni passati ha ospitato intellettuali del calibro di Umberto Galimberti, Telmo Pievani, Oliviero Beha, Luca Fantacci torna a discutere di futuro e delle sue mille complesse implicazioni dal 26 novembre al 11 dicembre, e lo fa con la consolidata formula di un pubblico interrogante, che molto spesso non si accontenta, scava, chiede, approfitta della presenza degli ospiti. L’obiettivo della rassegna è stato fin dall’origine quello di aprire un dibattito e alimentarlo col contributo di ognuno, magari guidati da un fil rouge che quest’anno sembra impegnativo: “Viceversa,istruzioni per un pensiero eretico”. Una indagine sul futuro guidata dal pensiero differente e calibrata sui desideri, le speranze dei giovani. Un’operazione ardita ma possibile data l’autorevolezza degli ospiti: Paolo Crepet, Cristiano Godano, Cristiano Toraldo di Francia, Ideaki Kawano, Giulio Vesprini.

Artisti, filosofi, musicisti, scrittori, grafici, architetti indagheranno sul futuro inteso come categoria di pensiero e come capacità di ripensare codici e modelli culturali. Questa edizione della rassegna sembra dedicata alla provocazione, alla parola contraria, alla disobbedienza, al pensiero differente. Infatti, il rischio della società globale contemporanea è l’omologazione del pensiero, o semplicemente il non-pensiero, gli esseri non-pensanti obbediscono con più facilità. E’ necessario, quindi un elogio alla disobbedienza.

L’edizione che si apre vede sul palco, per primo, Paolo Crepet, giovedì 26 novembre alle 21.15, Teatro delle Api, di Porto Sant’Elpidio. Psichiatra, scrittore, sociologo è spesso ospite autorevole di numerose trasmissioni televisive. La sua lectio partirà da una delle sue ultime fatiche letterarie, Impara a essere felice. Per il noto intellettuale la felicità è conquista, lotta, cambiamento, rivoluzione di se ed è inestricabilmente legata alla disobbedienza. Il secondo appuntamento sarà per il 3 dicembre alle ore 15,15, lungomare Mameli, con il giovane e talentuoso artista di street art, Giulio Vesprini e l’inaugurazione della sua opera Forma G016. La street art è, oramai, annoverata fra le arti della nostra epoca pur conservando sempre il carattere di provocazione, di resistenza, di contestazione. Seguirà il 4 dicembre, alle 21,15, Villa Baruchello, una interessante conferenza-intervista sui linguaggi dell’arte urbana, con alcuni ospiti illustri: l’architetto Cristiano Toraldo di Francia, il grafico Ideaki Kawano e l’artista Giulio Vesprini. Infine, la rassegna chiuderà i battenti, l’11 dicembre, alle 21,15, Villa Baruchello, con una delle figure più carismatiche e interessanti del rock italiano, il frontman dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano.

Il ciclo di incontri è così commentato dall’assessora alle politiche giovanili Milena Sebastiani: “La rassegna è stata fortemente voluta dal mio assessorato e vista come uno dei laboratori per l’elaborazione del futuro. Un luogo di pensiero, di discussione e di azione per i giovani e dei giovani. Credo che i giovani rechino dentro una grande promessa di futuro, credo siano loro i veri motori del futuro, sempre i giovani possono vedere il futuro come una occasione e una possibilità. Credo che il futuro sia aperto e la rassegna uno degli spazi dove raccogliere l’eredità degli adulti in una alleanza generazionale che non sia stagnazione o conservazione ma movimento, innovazione, rivoluzione. Mi auguro questo, per loro, per noi. La stessa autorevolezza degli ospiti siano musicisti o filosofi o matematici, di età differenti, è stata pensata per questo.

Un patto fra generazioni che può essere inteso anche in maniera dialettica. Chi l’ha detto che il conflitto non sia uno spazio di relazione? Tanti stimoli, tanti interrogativi, tanti itinerari percorribili, per avere un futuro, per parlare di futuro. In questi giorni si potrà seguire la realizzazione dell’opera di Vesprini presso il lungomare Mameli, la street art è il filo conduttore delle iniziative di quest’anno, a partire dal concorso Porto Sant’Elpidio Street Art, il cui bozzetto vincitore sarà premiato il prossimo 28 novembre alle 15,00 presso il lungomare Europa.”

Coinvolta nella kermesse novembrina è anche la vicesindaca Annalinda Pasquali che così valuta la manifestazione: “Due degli appuntamenti riguardano lo spazio urbano, lo spazio vissuto dai giovani e dai cittadini; spazio assegnatario di valori. Apre Giulio Vesprini, con la realizzazione di un’opera urbana, un esempio di street art volto a riqualificare una vecchia cabina dell’Enel, uno spazio che godrà di una nuova identità. Ritorno sul tema dello spazio urbano come opportunità espositiva, spazio artistico a cielo aperto, opportunità di riqualificazione dello spazio e strumento per far dialogare la città con l’arte.”

La direttrice artistica Oriana Salvucci è sulla stessa lunghezza d’onda: “Mi piace pensare al futuro come ad una possibilità, come un’occasione. La crisi ha spalancato enormi varchi, grandi spazi aperti dove ridisegnare una visione, una prospettiva, un mondo nuovo. La possibilità di un nuovo concetto di futuro, di cittadinanza, di potere e di coraggio. Mi auspico per ognuno di noi il coraggio della verità, come dicono i filosofi. 

Il percorso che abbiamo architettato per questa quarta edizione è audace: il pensiero eretico e la felicità. Il vero successo come dice Crepet è riuscire a fare ciò che si desidera, tutti siamo dei desiderantes si spera pensanti. La felicità, il pensiero e la disobbedienza io penso siano inestricabilmente legati, ed è necessario avere tanto coraggio, tanta forza per essere se stessi, per andare controcorrente e per essere felici.”

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