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Svolta a Servigliano la conferenza “1915 – 2015. La prigionia nella 1ª Guerra Mondiale”

Alla Casa della Memoria un partecipato incontro organizzato dal Comando Militare Esercito "Marche"

Convegno a Servigliano sulla prigionia durante la Grande Guerra

Il 28 ottobre si è svolta a Servigliano presso l’Aula didattica multimediale dell’Associazione “Casa della Memoria”, la conferenza dal titolo “1915 – 2015. La prigionia nella 1ª Guerra Mondiale”.

Servigliano, un piccolo centro dell’entroterra marchigiano è il luogo dove, nel lontano 1915, venne costruita una imponente struttura adibita a campo di prigionia per accogliere i prigionieri delle potenze avversarie nel corso della Grande Guerra. Tale fu la sua funzione anche successivamente, durante il secondo Conflitto Mondiale. L’evento, rientrante nel quadro delle iniziative istituzionali legate alle Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, è stato organizzato dal Comando Militare Esercito “Marche” e dall’Associazione “Casa della Memoria” con l’alto patrocinio della Prefettura di Fermo.

Il Prefetto Pagliuca nel suo saluto istituzionale si è soffermata in particolare sul significato della memoria e sui segni che la Prima Guerra Mondiale ha lasciato sul carattere della nostra Nazione, richiamando l’attenzione su quanto avvenuto quale momento per essere tolleranti, apprezzare i benefici della pace e della convivenza civile onde costruire un futuro che possa consegnare ai giovani un mondo migliore.

Convegno a Servigliano sulla prigionia durante la Grande GuerraCasa della memoria di ServiglianoCasa della memoria di Servigliano - interno

L’incontro culturale è stato introdotto dal Presidente dell’Associazione e dal Comandante militare sul territorio, Generale di Brigata Rosario Silvestro Moschella il quale dopo i saluti istituzionali, riportando alla memoria le finalità dell’attività a suo tempo avviata in ambito Comitato storico-scientifico per il Centenario della 1ª Guerra Mondiale, ha enfatizzato la particolare importanza del ripercorrere quel particolare momento storico che ha profondamente segnato il destino del popolo italiano ed europeo. L’Ufficiale Generale ha inoltre sottolineato che lo scopo di questi incontri vuole, fra gli altri, essere quello di valorizzare il legame tra la realtà regionale marchigiana ed il 1° Conflitto Mondiale e di far conoscere il contributo dato, in quella circostanza, dall’Esercito.

A seguire hanno preso la parola due eminenti relatori, il Professor Paolo Giunta La Spada, Direttore scientifico della Casa della Memoria di Servigliano, il quale ha dissertato sul tema relativo ai prigionieri austro – ungarici in Italia ed il Maggior Generale (AUS.) Massimo Coltrinari, storico e docente al Centro Alti Studi per la Difesa ed alla Università di Roma “La Sapienza” che, in perfetta complementarità con il primo relatore, ha presentato all’uditorio il tema della prigionia degli italiani in Austria – Ungheria.

Il peculiare contenuto della conferenza è stato particolarmente apprezzato sia dai rappresentanti delle istituzioni civili e militari marchigiane convenute sia dai rappresentanti del mondo della cultura presenti, nonché seguito con interesse ed entusiastico coinvolgimento da alcune scolaresche intervenute.

dal Comando Militare Esercito “Marche”

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