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A Porto San Giorgio, per “Non a Voce Sola”, arrivano Lidia Ravera e Liliana Rampello

L'incontro con le scrittrici venerdì 18 settembre al Teatro Comunale

Lidia Ravera

Non a Voce Sola arriva al suo penultimo appuntamento con la poesia, la narrativa, la musica e le arti al femminile e in eterno (e costruttivo) dialogo con la controparte maschile.

Stavolta, nell’incantevole cornice del Teatro Comunale a Porto S. Giorgio, il 18 settembre alle h 21,15, saranno ospiti due studiose, due scrittrici, due donne di rarissimo pregio e cultura, Lidia Ravera e Liliana Rampello.

Lidia Ravera, classe 1951, romanziera, sceneggiatrice, conduttrice e attuale consigliere alla Cultura e allo Sport della Regione Lazio con il mandato di Nicola Zingaretti, comincia la sua carriera di scrittrice nel 1976 con un best seller: scrive a quattro mani con Marco Lombardo Radice il romanzo “Porci con le Ali”, libro cult sulla generazione del ’68. Profonda conoscitrice dell’animo femminile e dei problemi legati alle novità sociali, familiari e politiche del ’68, la Ravera scrive nel ’78 il romanzo “Ammazzare il tempo” e nel ’79 “Bambino mio”, che assieme a “Porci con le ali” va a designare una trilogia che affresca in modo impietoso la sua stessa autobiografia, dalla fatica del crescere in maniera indipendente, alla liberazione sessuale alla maternità precoce. La sua ricerca letteraria continua con una serie di romanzi che si interrogano sul valore dell’amore familiare, dedicati alla precoce perdita della sorella, ovvero “Due volte vent’anni” (1994) e “Sorelle” (1996).

Nel 2008 arriva finalista al premio strega con il suo romanzo “Le seduzioni dell’inverno” , che narra dell’inverno del cuore di Stefano, uomo di mezza età con un’esistenza oramai glaciale e scevra da ogni tipo di passione. Il suo lavoro successivo è risultato vincitore assoluto al Premio Nazionale Letterario Pisa 2013, sezione Narrativa; in esso, dal titolo “Piangi pure”, spicca la figura di Iris, signora di 79 anni che viene cambiata dall’incontro con lo psicanalista Carlo e dal suo consiglio di scrivere un diario per riversarvi tutte le minacce e i sintomi negativi che sente arrivare dal mondo esterno. Dal dialogo e dal racconto di sé stessa al diario, Iris scoprirà la propria identità e la propria voglia di vivere mai riconosciuta appieno. Nel 2015 la Ravera pubblica “Gli Scaduti”, romanzo che si finge futuristico, e in cui la generazione dai 30 ai 60 anni vive in un mondo perfettamente ordinato, guidato dal Partito Unico, in cui ognuno può sfruttare a pieno la propria attività in quei trent’anni di tempo, ma non oltre. Allo scoccare del sessantesimo anno, gli “scaduti” vengono spediti in un mondo parallelo di cui non si sa molto, ma che ci si immagina accogliente. La vicenda di Umberto è una di queste. Ma quando il suo momento scatta, le cose non corrispondono alle sue più nere previsioni. Ribellarsi a questa “rottamazione” (che sa di ironia sul renzianesimo) sembra una lotta contro i mulini a vento, una sfida al più corposo impossibile, ce la farà un uomo solo? Ce lo racconterà Lidia Ravera.

Seconda ospite della serata sarà Liliana Rampello, insegnante di Estetica all’Università degli studi di Bologna, raffinatissima critica letteraria che molti dei suoi studi ha dedicato al mondo dell’autorialità femminile, soprattutto a Virginia Woolf (“Virginia Woolf tra i suoi contemporanei” -2002; “Miracoli quotidiani: Virginia Woolf” -2005-; “Il canto del mondo reale. Virginia Woolf”) e, recentemente, a Jane Austen e alla sua impeccabile macchina scrittoria all’interno del romanzo inglese, con il saggio “Sei Romanzi Perfetti” (2014).

Jane Austen, nel racconto della Rampello, si presenta come un hapax nel mondo letterario del secolo diciannovesimo. Acutissima osservatrice, riservata in società, si rivela nei romanzi e negli scritti personali una ragazza la cui caratteristica principale è il sorriso, la capacità di ritrarre in maniera affilata e irridente il mondo circostante e, in esso, l’azione femminile. Essa non si esprime con l’atto fisico, ma con il dialogo. Nei romanzi di Jane Austen, infatti, la parola pronunciata dalle protagoniste nelle conversazioni dei salotti diventa scalpello che definisce la realtà, strumento di azione rivoluzionaria che permette alle donne, strette in una società provinciale, gretta e patriarcale, di esprimere il loro volere, la propria identità e le proprie capacità. La scrittura è azione, un’azione che, nella narrazione di Liliana Rampello, Jane Austen riusciva a fare in maniera perfetta e precisa più di un vero chirurgo, ed efficientemente come solo una donna di temperamento sa fare. Una contemporanea scrisse di lei che, seppur del valore e dell’appariscenza di un paralume o di un attizzatoio quando appariva in società, essa era considerata un attizzatoio molto pericoloso che riduceva ad un silenzio pieno di attesa tutta l’Inghilterra nel momento in cui prendeva in mano la penna. Vi sembra impossibile? Lo scoprirà Liliana Rampello.

Oriana Salvucci, direttrice artistica di Non a Voce Sola, ha così definito le personalità delle due ospiti: “Due donne, due scrittrici, due intellettuali che si sono assegnate il diritto di scrivere. La scrittura è un gesto di scabrosa libertà, diceva Gianna Manzini, due donne che abitano le parole ed hanno coltivato quella che Virginia Woolf chiamava”una stanza tutta per sè”. Lidia Ravera con i suoi romanzi, Liliana Rampello con i suoi saggi. Particolarmente interessanti le loro ultime pubblicazioni. Liliana Rampello ci restituisce una Jane Austen nuova, una Jane austen maestra di libertà. Lidia Ravera con il suo romanzo ci dona una visione lucida e dura, se vogliamo orwelliana, della realtà contemporanea. La sua invettiva contro il pensiero unico e il must dell’eterna giovinezza dovrebbe agitare interrogativi su quelli che sono i fondamenti di quella che Bauman definisce la società liquida.”

L’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Porto S. Giorgio, Catia Ciabattoni, ha così commentato l’evento: “Non a Voce Sola è una Rassegna di raro pregio ed abbiamo voluto inserirci in un circuito che riteniamo importante per la crescita culturale e sociale della città. Le donne sono metà del mondo e il loro pensiero, il loro modo di approcciarsi all’esistente reca un contributo inestimabile nella storia dell’umanità. Una riflessione e una ricerca sulla specificità di genere è quanto mai attuale. Accogliamo con piacere le due autorevoli ospiti: Lidia Ravera e Liliana Rampello. Lidia Ravera scrittrice di successo e tutti ricordiamo il suo romanzo Porci con le ali. Liliana Rampello è una critica di acuta intelligenza che ci regalerà una nuova prospettiva per intendere Jane Austen.”

dagli organizzatori

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