Sin dall’anno scorso nelle Marche è sorto “un laboratorio politico democristiano” che i mezzi di comunicazione hanno subito battezzato “Nuova Democrazia Cristiana di Palumbo” e che ha condotto alla nascita di gruppi locali democristiani i cui aderenti hanno consentito la presentazione delle liste regionali della Democrazia Cristiana nelle province di Ancona, Macerata e Fermo.

La stampa ha dato conto di questa azione politica sul territorio grazie all’attività di Lidio Palumbo e di Stefano Ravagnani che ha anche consentito a settembre sia la costituzione del gruppo consiliare DC di maggioranza a Sant’Elpidio a Mare sia, ora, anche la presentazione delle liste DC nelle comunali di Fermo e di Macerata.

In questi giorni sono pervenuti anche da parte della segreteria nazionale del partito della “Democrazia Cristiana di A. Sandri” e da parte dei suoi maggiori esponenti (Tanari e Strizzi) ringraziamenti ed attestati di stima sia sulla stampa che su tutti i social network.

Sicuramente tutto questo è un importante punto di arrivo ma se l’obiettivo è, come deve essere, quello di far tornare rapidamente il popolo democristiano al centro della politica, non solo nelle Marche ma in tutta Italia, questo risultato deve essere visto solo come un punto di partenza.

Questo laboratorio politico, la “Nuova Democrazia Cristiana” che ha dato risultati positivi “va quindi replicato su più ampia scala”, questo è il pensiero di Palumbo e Ravagnani, e va fatto proprio con lo stesso metodo utilizzato sinora, cioè lo svecchiamento e l’innovazione rispetto al passato, e cioè rispetto ad altre formazioni politiche democristiane che in precedenza , in questi venti anni, avevano saputo presentarsi soltanto alle elezioni di qualche Comune ma non si era mai affacciata in uno scenario più ampio come quello offerto oggi delle elezioni Regionali delle Marche.

La campagna elettorale è in corso e quindi non c’è momento migliore, per utilizzare la spinta propulsiva data da migliaia di aderenti democristiani che hanno consentito la presentazione delle liste e dall’attuale fermento elettorale che anima i cittadini, per annunciare sin da ora che subito dopo il voto, a luglio o comunque entro settembre, Palumbo e Ravagnani convocheranno il congresso costitutivo che segnerà pubblicamente la nascita dell’associazione “NDC – Nuova Democrazia Cristiana”, che sarà non un partito ma una associazione che servirà, anche dopo le imminenti elezioni, per proseguire ed estendere su più ampia scala quanto sinora realizzato nel nostro territorio.

Avv. Lidio Palumbo
Avv. Stefano Ravagnani