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“Marche. Land of hats”: le più belle creazioni dei cappellifici hanno sfilato a Fermo

Presentati nuovi dati economici e l'avvio di una ricerca scientifica per la tutela della salute grazie al copricapo - FOTO

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Marche. Land of hats - modelli

Dodici modelle e 2 modelli entrano nella Sala dei Ritratti di Fermo sfilando e mostrando le più belle creazioni dei cappellifici fermani. È l’avvio della giornata “Marche. Land of hats”, organizzata dal Comitato del cappello presieduto da Angelo Cecchi.

Condotto dalla giornalista Barbara Capponi, l’incontro ha sottolineato l’importanza del distretto produttivo dal punto di vista dell’arte, della sostenibilità, della ricerca, dell’internazionalizzazione, della salute e della cultura.

Dopo i saluti istituzionali del Prefetto Angela Pagliuca, del presidente della Provincia Fabrizio Cesetti e dal presidente della Camera di Commercio di Fermo Graziano Di Battista, si sono alternati sul palco numerosi relatori: Stefano Papetti, docente di Museologia e Restauro dei Beni Culturali ad Unicam, Sauro Longhi, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Patrizia Sopranzi, dell’Osservatorio nazionale per le Politiche di Ricerca e Innovazione, Matteo Cavelli, presidente Federazione italiana dei tessili vari e del cappello, Daniele Travaglini, primario di chirurgia vascolare nella casa di cura Villa Verde e coordinatore scientifico dell’Accademia Medica Cappello & Salute, Evio Hermas Ercoli, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e Sara Giannini, assessore alle Attività produttive della Regione Marche.

Marche. Land of hats - un momento del convegnoMarche. Land of hats - un momento del convegnoMarche. Land of hats - artigiani al lavoro

Con l’occasione sono state presentate anche le ultime stime della Federazione TessiliVari relativi al Settore Cappello su scala nazionale, dell’anno 2014; risultati molto buoni che fanno guardare ottimisticamente verso il futuro. Circa l’82% della produzione viene esportata, con un incremento del 4,9% e si rivolge principalmente verso la Francia, seguita dalla Germania, dalla Spagna, dagli Stati Uniti e dal Giappone, per un totale di fatturato di 17,2 milioni di euro. Il Paese maggior fornitore è di gran lunga la Cina con 44,2 milioni di €, pari al 45% circa del totale importato, mentre le esportazioni principali sono in Francia (17,6 milioni di €), Germania (17,9 milioni di €), Svizzera (7,6 milioni) , Regno Unito ( 7,7 milioni di €), Stati Uniti (8,4 milioni di €), Russia (6,4 milioni di €), Spagna (6,2 milioni di €), Giappone (4 milioni di €) e Paesi Bassi (3,3 milioni di €).

Nel 2014 il distretto registra 160 imprese, con 2500 addetti e un fatturato complessivo di 155 milioni di euro.

Spazio è stato dato anche al dottor Travaglini che ha fornito alcune anticipazioni sul lavoro di ricerca che il mondo della medicina sta effettuando per portare il proprio contributo all’industria del cappello e risolvere problematiche come le allergie e alcuni malanni stagionali, sia negli adulti che nei bambini.

Al progetto “Marche. Land of hats”, hanno aderito il Cappellificio Adriatico, Artes, Atum, il Cappellificio Bordoni Pierina, il Cappellificio Cecchi, il Cappellificio Giuliana, Mar Sport, Marini Silvano, NewLad, Olimpia, Paimar, Sorbatti, Tirabasso Group, il Cappellificio Torresi Lorenzo.

“Marche. Land of hats” è stato realizzato con il contributo della Regione Marche, con il patrocinio dei Comuni di Massa Fermana, Montappone, Monte Vidon Corrado e Falerone, dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, delle Camere di Commercio di Fermo e di Macerata e con la collaborazione di Marca Fermana.

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